Italia, Mancini non stravolgerà il gruppo. Ma i giovani faranno più concorrenza e Belotti dovrà sgomitare
Gli effetti del Coronavirus si faranno sentire anche dopo la fine della pandemia e i calcio non se sarà immune. Soprattutto alcuni calciatori della Nazionale dovranno fare molta attenzione perché qualche giovane emergente potrebbe insidiare il posto e magari anche la convocazione.
Euro2021 vuol dire un anno in più. Di tempo, attesa, lavoro e speriamo anche di calcio giocato. Così l'Italia di Roberto Mancini, sostanzialmente già decisa quando l'Europeo era in programma tra pochi mesi, potrebbe subire qualche novità in vista dell'appuntamento con la rassegna continentale. Per La Gazzetta dello Sport, la base del gruppo rimarrà sostanzialmente la stessa, senza grossi stravolgimenti rispetto a quanto programmato. Tuttavia, diversi giovani potrebbero approfittare di questo nuovo lasso di tempo: in primis Zaniolo, ovviamente, che avrebbe potuto saltare l'appuntamento, non certo per scelta tecnica ma a causa dell’infortunio, invece ci sarà. Poi: in difesa potrebbero salire le quotazioni di Bastoni, Caldara, Pellegrini e Masina. A centrocampo giocatori come Tonali e Castrovilli erano già in odore di Euro2020, lo saranno ancora di più tra un anno se continueranno nei progressi che li hanno portati alla ribalta. Potrebbe aggiungersi Locatelli, ma ci sono anche Pessina, Zaccagni. In avanti, ecco i volti di Berardi e Orsolini, come pure Kean e Scamacca.
E’ proprio questi ultimi che si deve guardare Andrea Belotti, che prima della sospensione del campionato a causa del Coronavirus con il Torino stava attraversando un periodo di difficoltà. Infatti il “Gallo” non segnava in campionato dal 5 gennaio, doppietta alla Roma, e in assoluto dal 9 gennaio in Coppa Italia quando insaccò il primo dei calci di rigore che portarono il Torino alla vittoria sul Genoa e al passaggio del turno. Belotti deve stare molto attento alla concorrenza perché non esiste commissario tecnico che preferisca convocare attaccanti che segnano piuttosto che quelli che pur sacrificandosi finiscono per restare a secco.