Il Torino ricorda Gian Paolo Ormezzano a un anno dalla sua dipartita
Gian Paolo Ormezzano ha sempre avuto nel cuore il Toro e a un anno dalla sua scomparsa il Torino Fc ha voluto ricordarlo sul suo sito ufficiale.
“Il 27 dicembre 2024 ci lascia Gian Paolo Ormezzano, gigante del giornalismo italiano, cittadino del mondo con il cuore sempre ben saldo a Torino dove era un imprescindibile punto di riferimento, per una vita orgoglioso e appassionato tifoso del Toro. Al suo funerale, officiato da don Luigi Ciotti, il figlio Timothy, giornalista de Il Corriere della Sera, ricorda che gli ha insegnato "l’onestà, la leggerezza, l'ironia, l'umiltà, la curiosità, il relativo e il giusto".
Ormezzano nasce a Torino il 17 settembre 1935. La scrittura è nel suo destino: già da bimbo scrive i pensierini per i compagni di classe in cambio di mentine e dolcetti. Sono gli anni della guerra e il piccolo Gian Paolo è sfollato a Limone Piemonte, dove impara anche a sciare.
Torna a Torino: medie, liceo classico al rigorosissimo Cavour ed iscrizione a Giurisprudenza, anche se il papà vorrebbe che studiasse ingegneria. Ormezzano finisce per seguire la passione di un tempo: il giornalismo. Inizia a Tuttosport: impara il mestiere, cresce e diventa direttore. Poi, passa al quotidiano La Stampa, collabora come editorialista con il Guerin Sportivo, ancora tanti anni a Famiglia Cristiana e infine è una prestigiosa firma de Il Corriere della Sera.
Ormezzano abbina ad un entusiasmo contagioso una competenza unica e una capacità di scrittura formidabile. Autentico fuoriclasse nel racconto di aneddoti e barzellette, spesso giocando con le parole nei suoi inarrivabili e inimitabili calembour, tra i suoi tanti pregi c’è anche la generosità.
Vive la prima Olimpiade da cronista nel 1960, a cui ne seguono altre 25 (tra Giochi estivi e invernali), oltre a decine e decine di partecipazioni in prima fila al Giro d’Italia e al Tour de France.
Appassionato di tutti gli sport olimpici, e ancor più di ciclismo, riesce a creare con gli atleti, grazie ad un garbo squisito e ad un’empatia unica, rapporti speciali di stima e fiducia reciproca, che spesso si traducono in amicizie sincere.
È un cronista semplicemente geniale, ha una gioia di vivere strepitosa. Per lui il giornalismo è “andare, vedere, raccontare”: vive intensamente la realtà e si esalta a narrarla perché lo sport è la lente di ingrandimento che ha scelto per conoscere l’uomo. Lo fa da ogni angolo del pianeta, anche da Cape Canaveral dove viene mandato per documentare l’allunaggio nel 1969. Ai suoi superiori, dice: ”Vado sin là per assistere al Record del Mondo di Salto in Alto”.
Ha un amore viscerale per Torino e il Torino. Per lui “il Toro è la vita, il Toro è una cosa assoluta”. A condizione di pagelle sempre lusinghiere e di nessuna assenza da scuola, con il papà vede tutte le partite casalinghe del Grande Torino, diventandone eccezionale memoria storica. Da lì un crescendo di emozioni, che passa anche attraverso l'amicizia con quell'artista straordinario che si chiama Gigi Meroni. Ebbene, Ormezzano è il perfetto testimone della Storia granata perché ne interpreta i valori più puri e profondi.
Il mondo del giornalismo, dello sport e della cultura, la Città di Torino e tutti quanti hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo conservano nel cuore il ricordo di un interprete unico e meraviglioso del suo tempo. Il Toro e la sua gente ricordano un amico sincero, capace di raccontare con orgoglio e passione ciò che la maglia granata da sempre rappresenta”.
Anche la redazione di Torinogranata.it si unisce al ricordo di GPO.
Copyright © 2025 - Tutti i diritti riservati