Il Numero Uno arbitrale Nicchi garantisce: "Se si riprende, il VAR ci sarà"

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Nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il 67enne Marcello Nicchi, presidente dell'AIA dal 2009, il cui volto è indelebilmente collegato all'introduzione del VAR ai massimi livelli del calcio italiano, ha affermato: 

"Se si riparte, noi siamo pronti al 100%. Sia con le designazioni, sia con il VAR. Chiaramente occorrerà molta cautela; sarà la pandemia a dettare i tempi, perciò non potremo fare a meno di agire nel massimo della sicurezza. Mandare a dirigere arbitri che abitino vicino alla città in cui si gioca? Sì, è una delle ipotesi al vaglio. Il VAR? La società che si occupa di tutta la tecnologia ci ha assicurato che le stanze con le apparecchiature saranno sanificate, e si manterranno le distanze di sicurezza. La tecnologia ci sarà, al limite con un numero inferiore di persone a gestirla e utilizzarla".

Restano in piedi, nel frattempo, le tante perplessità manifestate dai club, specie quelli nelle zone più colpite dalla pandemia (tra tutte il Piemonte, i cui numeri, in termini di contagi, faticano a scendere). Urge, in ogni caso, il varo di un progetto a breve, per salvare il sistema-calcio da una crisi che rischia di rivelarsi irreversibile.