Empoli, Maccarone: “Dispiace per la sfortunata rete di Padelli, ma potevamo vincere con diversi gol”
L’attaccante dell’Empoli Massimo Maccarone ha analizzato la vittoria con il Torino e la stagione della sua squadra. Queste le sue parole:
Che salvezza è questa?
“Bella perché l’abbiamo raggiunta con quattro giornate d’anticipo e ci tenevamo tanto a concludere al meglio questo campionato dopo che avevamo disputato per tutta la stagione buone prestazioni e in più siamo contenti perché arriveremo sicuramente carichi al derby con la Fiorentina, che è la partita di tutti, di tutta Empoli”.
Quanto vale per lei essere tornato a Empoli e aver contribuito alla salvezza?
“Da quando sono tornato ho fatto un percorso molto bello, tutto era partito dalla finale di play put con il Vicenza e ogni anno successivo siamo sempre migliorati e speriamo di farlo anche il prossimo. Per me vuol dire tanto perché era importante e ci tenevo a finire la carriera nell’Empoli e nella città dove mi fermerò a vivere. Ancor più bello è dare tante soddisfazioni e concludere al meglio dando tutto, la città se lo merita e soprattutto la società per quello che fa di buono”.
A inizio stagione ai suoi compagni s’imputava di essere inesperti per la serie A, a Sarri di non aver mai allenato nella massima divisine e a lei di essere un vecchietto. A tutte queste cose dette come controbatte?
“Non c’è niente da dire, ha risposto il campo a tutto. A me danno del vecchietto da tre-quattro anni e spero che me lo diano anche l’anno prossimo così vorrà dire che faccio bene”.
Il gol è stato un regalo di Padelli, ma se il primo tempo si fosse chiuso con un paio di altre reti l’Empoli non avrebbe rubato nulla, nel finale forse avete accusato un po’ il caldo?
“Dispiace per la sfortunata rete di Padelli perché non si augura mai che una palla entri in rete così, però il gol ha giovato a noi, Qui a Torino oggi faceva molto caldo, abbiamo disputato un ottimo primo tempo e potevamo chiudere la partita con diversi gol e abbiamo sfruttato anche la stanchezza del Torino perché loro facevano un po’ fatica a ripartire e hanno dieci-quindici partite in più nelle gambe. Nonostante questo abbiamo fatto un’altra ottima prestazione su un campo difficile”.
La partita si è svolta come l’avevate preparata ben studiando il Torino?
“Sì, studiamo sempre gli avversari e oggi volevamo concludere il discorso salvezza perché non volevamo dipendere dal risultato delle altre squadre dopo l’ottimo campionato che avevamo fatto. Volevamo salvarci il più presto possibile e oggi l’abbiamo fatto con una grande partita”.
A chi dedica la vittoria e la salvezza raggiunta in anticipo?
“A Silvio Nacci (storico collaboratore dell’Empoli deceduto il 4 febbraio, ndr) che è stato con noi fino a gennaio. Riccardo Gran che era molto emozionato nello spogliatoio e la dedica va a Silvio perché era parte del nostro gruppo è stato tantissimi anni nell’Empoli soprattutto in questo ciclo di tre-quattro anni”.
Possiamo aggiungere anche Giacomo Corsi?
“Sicuramente anche Giacomo (fratello del presidente Fabrizio, ndr) perché è una persona fantastica, che ho avuto la fortuna di conoscere, purtroppo non ho avuto la possibilità di dedicargli niente perché in quel periodo non stavamo vincendo. Quindi la dedica va anche a lui poiché è una persona che meritava”.