Cosa aspettarsi dal mercato del Torino a un mese dall'apertura
Il sogno è sempre quello di fare il salto in alto definitivo, il mercato di riparazione sembra l'occasione giusta per il Torino per tentare di puntellare la rosa e cercare quel balzo in avanti in classifica e nelle ambizioni. Tra un mese apriranno i battenti delle trattative, il presidente Cairo e il dt Vagnati sono al lavoro per arrivare ai rinforzi giusti per Juric e per cercare di piazzare gli esuberi.
Tra centrocampo e attacco
Fantasia e gol, le necessità di Ivan Juric rimangono sempre le stesse. E i numeri lo confermano, con il Toro che ha chiuso la prima parte di campionato con 16 reti realizzate in 15 giornate, poco più di una a partita. In via Arcivescovado si pensa di tornare all’assalto di vecchi pallini con Joao Pedro da una parte e Praet dall’altra: in cima alla lista delle preferenze ci sono l’italo-brasiliano e il belga. In Italia, invece, c’è un altro profilo che cerca spazio: Adli è chiuso al Milan, il francese classe 2000 può essere la soluzione low cost per il club di Cairo. Juric ha più volte palesato la necessità di un centrocampista fisico e possente, gli osservatori del club hanno scandagliato anche il Mondiale: "Aspetto una relazione da Vagnati, è stato in Qatar" ha rivelato il patron.
Incognita Lukic, in tanti devono giocare
Le uscite, invece, ruotano tutte intorno a Lukic: il centrocampista non ha ancora prolungato il contratto e le trattative non sembrano così spedite, si valuterà come procedere a gennaio. Difficile immaginare un addio, ma il serbo sta cominciando a pensare ad altri lidi e le sue ambizioni sembrano non essere le stesse del Toro. Un po' come il secondo portiere Berisha, il quale ha dichiarato pubblicamente di essere deluso dal poco impiego in granata. Sono due nodi da sciogliere, poi si cercherà una sistemazione per chi è giovane e ha bisogno di giocare: Ilkhan e Seck potrebbero andare in prestito, stesso destino per il canterano Edera e per la scommessa estiva Bayeye, al momento un totale oggetto misterioso.