Coppola: "Spero di rientrare tra 15 giorni: ho voglia di giocare"
Ha parlato Coppola oggi in conferenza stampa dopo la paura di ieri pomeriggio. Le incursioni dei tifosi non hanno infatti fermato il lavoro dei granata al campo Sisport, che continueranno ad allenarsi fino a capodanno (compreso). Coppola sta bene, a più di 2 mesi dall’infortunio di Ascoli al malleolo peronale. C’è ancora da lavorare, ma la sua guarigione ha le sembianze di un miracolo alla Woytila. “Conto di rientrare intorno al 10-15 di gennaio. La caviglia migliora di giorno in giorno. Farò l’ultimo controllo prima della data prevista del mio rientro, ma sarà una cosa di pura routine. Ci sono stati momenti in cui veramente pensavo di non farcela. Un giorno stavo bene e quello dopo il dolore mi sembrava impossibile da superare, ma sapevo che era tutto normale visto l’intervento appena subito. Non pensavo di recuperare cosi in fretta e devo solo ringraziare lo staff medico del Torino che mi ha seguito meticolosamente e con tanta pazienza: negli ultimi mesi ho visto più loro che la mia compagna”.
Sono stati mesi di duro lavoro in palestra quelli passati dal Gattuso granata, mesi in cui il gruppo l’ha vissuto poco, avendo sempre fatto lavoro differenziato. “Dal di fuori non è una bella situazione la nostra, è vero. Le partita le sto solo guardando dalla tribuna o in televisione, ma si vede che appena concediamo qualcosa di più, lo paghiamo a caro prezzo. E’ un periodo che veniamo penalizzati da episodi, vedi la partita contro il Vicenza. Appena molliamo un attimo, sopraggiunge la sfortuna e prendiamo gol. È tanto che non vivo i miei compagni al 100% e mi manca tantissimo giocare. Il 2010 sarà un anno da affrontare in maniera decisa perché giochiamo nel Torino e dobbiamo giocare da Torino”.
Ieri i dirigenti granata e gli stessi giocatori sono stati bersagliati da insulti, qualche uova contro il pullman e anche da petardi fatti scoppiare vicino alla sala stampa. Una situazione quasi di caos, che però il centrocampista ex Parma non sembra aver notato a pieno. “Ammetto di non essermene quasi accorto, ma solo perché dalla palestra i rumori sono attutiti dalle mura. Se giochi in una piazza importante come quella del Toro è normale che i tifosi insorgano e manifestino il loro malcontento come meglio credono. Quando i risultati non arrivano ci sta che reagiscano così, alla fine non abbiamo concluso l’anno nel migliore dei modi. Ora sta a noi riscattarci subito”. E Beretta? Lo conosce bene Coppola che lo ha avuto come allenatore al Siena 2 anni fa. “Il nostro rapporto ora è verbale. Mi chiede come sto, come va il mio recupero. Io ora ho solo bisogno di riprendere confidenza con il pallone e giocare, poi potrò dirvi se è migliorato o peggiorato come allenatore”.