Ballardini è già nella storia della Lazio
Alla prima partita ufficiale con la Lazio Davide Ballardini è già nella storia del club. Perché da ieri è uno dei sei tecnici (Bernardini, Maestrelli, Eriksson, Mancini e Rossi gli altri) ad aver regalato un trofeo al club romano. Una storia incredibile, come incredibile è l'ascesa di un tecnico che appena quattro anni fa era in serie C. «C'è grande gioia, una soddisfazione enorme - racconta l'allenatore - . Siamo stati bravi e anche un po' fortunati, ma per vincere contro squadre come l'Inter è indispensabile anche un pizzico di buonasorte».
Spirito di sacrificio Il tecnico ravennate, però, rivendica fino in fondo la legittimità del successo. «L'Inter ha creato di più, ma noi abbiamo giocato da squadra: alla fine il successo è pienamente meritato. Lo abbiamo ottenuto grazie al grande spirito di sacrificio. Avremmo potuto giocare meglio, soprattutto in fase offensiva. Ma c'è da considerare il grande caldo ed una condizione atletica inferiore a quella dell’Inter, che prima di questa sfida aveva giocato molto più di noi». Mourinho non ha avuto parole tenere per la sua squadra, ma Ballardini dribbla la polemica: «Lui sa come è andata la partita e sa anche che noi abbiamo fatto due gol e ne abbiamo subito uno su nostro errore. Il resto non mi interessa ». Gli interessa invece capitalizzare al massimo questo successo: «Vincere un trofeo importante come la Supercoppa è una gioia immensa. Ma deve essere la base da cui partire per crescere e diventare ancora più bravi».
In trionfo A fine partita i suoi giocatori lo hanno strappato alle telecamere Rai per portarlo in trionfo. E coinvolgerlo così nei festeggiamenti che sono poi proseguiti prima nello spogliatoio, quindi nell’albergo che ha ospitato la Lazio a Pechino. «E' un successo fantastico - dice Zarate, a secco ma comunque decisivo - . Ancor più bello di quello in Coppa Italia, perché questo l'abbiamo ottenuto contro la squadra più forte d'Italia». Esulta pure l'ex Julio Cruz: «E' un trofeo che vale doppio perché ottenuto su un palcoscenico internazionale. L'Inter? Il calcio è così, tutti passano. Due mesi fa ero con loro, adesso sto bene alla Lazio. Abbiamo già vinto una coppa e siamo solo all’inizio».