Toro, problema Olimpico? Cairo dice no: "Dai nostri tifosi possiamo solo ricevere aiuto"
Il Torino formato trasferta viaggia ad un ritmo eccellente per una neopromossa. La nota meno lieta proviene dalle mura amiche, in cui la squadra di Ventura ha raccolto solamente una vittoria su cinque gare. Ma il presidente granata Cairo, intervistato da Radio Anch'io Sport, non vuole sentire parlare di crisi casalinga: "Non credo che i nostri tifosi siano un problema, anzi sono straordinari e da loro possiamo solo avere un grande aiuto. E' un fatto più tattico, con le altre squadre che sono venute a Torino ben chiuse e spesso gli episodi sono stati decisivi. Contro Parma e Inter sono arrivate due sconfitte interne in cui abbiamo fatto noi la partita e preso gol in contropiede". L'editore alessandrino si è poi espresso in merito al pareggio di ieri a Napoli: "Abbiamo avuto una certa continuità di risultati, forse con qualche pareggio di troppo, ma abbiamo anche incontrato ultimamente squadre importanti come Lazio e Napoli. Comunque si è visto ieri un Toro con buona personalità. Ricordiamo che il Toro ha giocatori giovani, che hanno esordito per la prima volta in serie A come D'Ambrosio, Glik e Basha. La cosa che conta molto è che stiamo lavorando su questo gruppo da un anno e mezzo e con un allenatore preparato come Ventura". Cairo infine, per quanto riguarda gli obiettivi futuri della società, sembra avere le idee chiare: "Il ricordo dei tifosi è ai fasti del passato, ma oggi il Torino fattura poco più di 40 milioni e più di tanto non si può fare. Lo stesso Napoli fattura quasi il doppio di noi e non a caso ha potuto trattenere Cavani. Io sono presidente da 7 anni e la voglia di mantere il Torino a buon livello c'è tutto. Abbiamo fatto nell'ultimo mercato investimenti consistenti, ma per competere con le grandi squadre ci vuole anche un pò di inventiva. Ad esempio è importante investire bene nel vivaio e fare molto nella ricerca di talenti all'estero".