Storie da Derby, 6 minuti di tremendismo granata
Inizia oggi una serie di 5 articoli dedicati al Derby della Mole, incontro tra i più sentiti del campionato di Serie A. Da 106 anni, le due squadre torinesi danno vita ad intense battaglie, che talvolta assumono i connotati di imprese da ricordare e tramandare ai posteri, nel bene di una o dell'altra squadra.
La prima partita che verrà trattata è quella che secondo molti è stata la più bella di sempre, almeno per i colori granata. Era il 27 marzo 1983 e si giocava Torino - Juventus, gara valevole per la 25a giornata del campionato di Serie A. La Juve arriva a questo match al secondo posto, ad una lunghezza dal Verona terzo e a tre punti di distacco dalla Roma prima. Il Torino invece occupa la quinta posizione e nel mirino aveva l'Inter, distante solo un punto.
Perciò, ci sono tutti i presupposti per assistere ad un Derby emozionante, decisivo per la lotta al vertice. All'andata finì 1-0 per i bianconeri, che avevano sconfitto un Toro remissivo e svogliato. L'appuntamento è preceduto dalle dichiarazioni di rito, con Boniek che indicava in Beppe Dossena il pericolo maggiore per i granata. Le "ciance" si chiusero quando l'arbitro Lo Bello diede il fischio d'inizio. Al 15' i bianconeri andavano già a segno, grazie ad un gol da punta di razza di Paolo Rossi, bravo ad approfittare un retropassaggio lento di Van der Korput per Terraneo. Dopodiché, ancora Rossi e Bonini mettono in difficoltà Terraneo (e Zaccarelli) al 21' e al 34'. Tuttavia, il Torino non è la squadra molle dell'andata, con Dossena che più volte "ispira" il reparto avanzato. Così, il primo tempo si conclude sull'uno a zero per i bianconeri.
Nell'intervallo, Bersellini da una sferzata ai granata e gli effetti si vedono ben presto. Il Torino sembra avere uno spirito diverso e spinge, con Dossena costringe più volte al fallo Scirea. Malgrado ciò, è la Juve a segnare e a portarsi sullo 0-2: Boniek, solo davanti a Terraneo, viene tranciato da quest'ultimo. Il rigore è battuto da Platini, che concentrato va sul dischetto. Il tiro viene respinto da Terraneo, ma il francese è più veloce ed approfitta della ribattuta per infilare il pallone in rete. La Juve è in doppio vantaggio, ma il risultato ora pare bugiardo, e i Granata lo sanno. Incominciano a macinare gioco, soprattutto a centrocampo, dove in pochi minuti riescono a sopraffare la Juventus. Ed è proprio da lì che partono i 5 minuti "tremendi" che passarono alla storia: il primo gol è figlio di un fenomenale scambio tra Bonesso, subentrato a Borghi, e Dossena, con quest'ultimo che mette in rete alle spalle di Zoff. Due minuti dopo è tempo di pareggio: Dossena lancia Beruatto sulla sinistra, che centra verso un pronto Bonesso, che insacca di testa il 2-2. La Maratona è in visibilio e spinge i Granata verso l'impresa che fino a 5 minuti prima pareva impossibile: un minuto dopo, Zaccarelli apre per van der Korput, che crossa al centro, trovando la storica sforbiciata di Torrisi, che porta il risultato sul 3-2. DOpo 10 minuti di palleggio difensivo, Lo Bello da Siracusa fischia la fine di un incontro incredibile.
Il Torino vince da "Toro" e scrive una delle pagine più belle del Derby della Mole, indimenticabile per tutti i tifosi granata.