Il decennio granata in pillole, il 2017 - Il doppio fallimento del calcio offensivo di Miha. Rinasce il Filadelfia

01.01.2020 17:15 di  M. V.   vedi letture
Il decennio granata in pillole, il 2017 - Il doppio fallimento del calcio offensivo di Miha. Rinasce il Filadelfia
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il mercato non offre grandi spunti, ma qualcosa viene fatto ugualmente per accontentare il tecnico: in linea con le ultime richieste, arriva un altro nome che pareva altisonante, Juan Manuel Iturbe dalla Roma, che pochi anni prima con il Verona pareva avere una marcia in più. Non sarà così, anzi. Ed in difesa, il reparto indiscutibilmente più debole, soprattutto per un calcio tanto votato ad offendere, si fa poco o nulla, con l'innesto più di facciata che altro del brasiliano Carlao. I risultati si vedono subito: in Coppa Italia il Toro di Sinisa Mihajlovic esce sconfitto dal Milan in trasferta, dopo l'iniziale vantaggio di Belotti, mentre in campionato arrivano risultati importanti ma anche tanti altri deludenti, generati proprio dallo sbilanciamento eccessivo della squadra non adeguatamente coperta. La speranza europea svanirà quasi subito, la stagione andrà in archivio con un nono posto a dieci punti di distanza dall'obiettivo iniziale. La stagione si chiude con i ventisei gol in campionato del Gallo Belotti (da li la valutazione con clausola di cento milioni di euro), accompagnato dai dodici di Falque ed i dieci (ma con quindici assist) di Ljajic. Tre giorni prima della fine del campionato, rinasce ufficialmente, dopo svariate lotte soprattutto contro le menzogne ed il menefreghismo delle istituzioni, il Filadelfia, la casa del Toro.

La squadra è già validissima, ora si deve solo lavorare sulla fase difensiva, così amava dire Mihajlovic nel precampionato. Il reparto maggiormente negativo, quello difensivo, subisce un'intensa campagna di rafforzamento con gli arrivi di Nicolas Nkoulou, dell'esperto Nicolas Burdisso e del giovane promettente Lyanco, oltre a questi si registrano pure gli innesti di Tomas Rincon, voluto fortemente dal tecnico, Alejandro Berenguer, Cristian Ansaldi e Mbaye Niang, per cui la società ha investito moltissimo su esplicite indicazioni del tecnico serbo. Partono i deludenti Carlao, Rossettini, Hart, Castan e Avelar, oltre a Zappacosta e Benassi, i quali rappresentano importanti plusvalenze. Ora il gruppo è al completo, pienamente consapevole di poter raggiungere traguardi rilevanti. L'illusione arriva in Coppa Italia, con il rotondo 7-1 rifilato al Trapani, bissato dal 2-0 contro il Carpi e soprattutto il successo in casa della Roma a dicembre, che regala i quarti di finale della manifestazione. In campionato però la squadra rende ben al di sotto delle aspettative, confermando nonostante gli innesti gli stessi problemi difensivi della stagione precedente, conquistando venticinque punti (addirittura quattro in meno) piazzandosi a due lunghezze dall'Europa League.