Gran Galà Granata, un'altra edizione scoppiettante per un appuntamento ormai classico nel mondo granata
Il Gran Galà è ormai un appuntamento classico per quello che è il mondo granata. Ieri sera si è svolta la sesta edizione, nella consueta location di Teatro Nuovo e come sempre l’impeccabile organizzazione di Toro.it, ha realizzato un piccolo capolavoro di intrattenimento a tinte granata. La serata si apre con il bellissimo quanto doveroso omaggio a Emiliano Mondonico, soltanto un anno fa presente all’edizione 2017 del Gran Galà Granata insieme ai suoi ragazzi, quelli della finale UEFA del 1992. Poi via alle danze, con l’irresistibile Ghione al timone e una nuova valletta di nome Stefania. Il tema della serata era la stracittadina contro i rivali bianconeri e allora via di ricordi da derby, raccontati dai protagonisti del passato. Dal 3 a 3 in rimonta targato Lucarelli, Ferrante, Maspero, raccontato da quell’Antonino Asta che ha disputato quel giorno una delle sue migliori partite di sempre, a Dossena e Bonesso, che hanno rivissuto il successo del 1983 fatto di tre gol in tre minuti e poco più. Spazio anche per Natalino Fossati, in campo in quel 4 a 0 rifilato alla Juve pochi giorni dopo la morte di Gigi Meroni e per il re dei derby, l’icona granata Paolo Pulici. Proprio l’ex numero 11, campione d’Italia nel 1976, è stato protagonista del momento clou della serata, quello in cui sul palco è salita la Primavera granata al gran completo per mostrare al folto pubblico la recente Coppa Italia vinta in terra meneghina contro i rossoneri, dopo una brillante cavalcata. Dopo le presentazioni di rito per tutti i giovani granata, l’accoppiata passato glorioso - futuro luminoso ha visto la sua realizzazione quando alla Primavera si è affiancato Pulici ed è stata subito standing ovation. Infine, non va dimenticato che Toro.it e i suoi partner del Gran Galà, devolveranno in beneficienza una parte dell’incasso di ieri sera. Per concludere auguriamo al Gran Galà Granata 100 di queste serate, anzi 1000.
Alex Bembi