Carlo Testa, che succede al tifo granata?

Pubblichiamo il pezzo di "richiamo" alla tifoseria, scritto da Carlo Testa su Facebook.
12.02.2014 12:08 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Carlo Testa, proprietario del Granata Store di Piazza Castello
Carlo Testa, che succede al tifo granata?
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Non sarà mai più come una volta. Gioire, piangere, soffrire godere per una vittoria strappata con i denti all'ultimo minuto. Maglie sudate, calzettoni abbassati e calzoncini sporchi di erba e fango. Sotto il sole cocente o sotto un diluvio, protetti solamente da impermeabilini trasparenti di tutti i colori, perché allora gli stadi non avevano coperture escluse le tribune, sugli spalti tassativamente in piedi, udite udite, anche nei distinti...si saltava, si incitava, si cantava, si piangeva, si godeva tutti assieme. Non sarà mai più come allora. Uscendo dallo stadio, radioline ad alto volume vicino all'orecchio, scandivano i risultati delle altre partite e mentalmente le classifiche prendevano forma. Di corsa nei bar o a casa per vedere 90" minuto, la sera la Domenica Sportiva, subito dopo verso la mezzanotte, in centro città per acquistare i primi Giornali già in uscita con le notizie e le gesta dei nostro Eroi. Ora, invece, terminata la partita, tutti a casa per sedersi davanti a un pc o smanettare con lo smartphone durante il tragitto, per scrivere insulti o commenti, verso i tifosi della stessa squadra l'uno contro l'altro, divisi persino da un giocatore che non indossa più la maglia del Toro... Nessun esame di coscienza? Ma cosa sta succedendo, siete tutti felici così? Ritenete giusto questo comportamento? Non sto dando ragione ad uno o ad un'altro, poco importa, importa solo sapere che siamo diventati tutti sordi perché non vogliamo capire che NON SARÀ MAI PIÙ COME UNA VOLTA. Tristezza infinita, il buio sta calando nei vostri cuori che definite ancora Granata...