Asta racconta tu il derby del 3-3. Magari l'orgoglio cresce e diventa impresa

01.07.2020 15:12 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Asta racconta tu il derby del 3-3. Magari l'orgoglio cresce e diventa impresa
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© foto di Filippo Venezia/Fotolive

E' arrivato in punta di piedi Tonino Asta a fare da collaboratore tecnico a Moreno Longo, ma c'è, è presente e lui sa cosa vuol dire giocare un derby da protagonista e non lasciarsi sopraffare dalla disperazione. Potrebbe mettere in cerchio i suoi giocatori e raccontare una favola. Del genere c'era una volta il Torino, quello che si fregiava ancora di chiamarsi Torino Calcio, non aveva un grande presidente, era Cimminelli, pure tifoso juventino, ma nella dirigenza c'era gente granata doc che era riuscita a creare almeno un barlume di granatismo interno, non ultimo Zaccarelli. Il derby del 14 ottobre 2001 vedeva in panchina un piccolo grande mister, anch'egli proveniente dalla Primavera, anch'egli cresciuto nel vivaio granata, Camolese, che riuscì davvero a festeggiare le nozze trasformando l'acqua in vino, come una cara parabola del Vangelo. Il Toro era sotto di tre gol alla fine del primo tempo. Tutto finito? Macchè, ragazzi qui bisogna fare come Mazzola, tirarsi su le maniche e dimostrare che nessuno è invincibile se lotti e ci credi, almeno ci provi. Quel derby passò alla storia per la rimonta granata, i gemelli del gol dell'epoca, Lucarelli e Ferrante, segnarono i primi due gol e siamo 3-2, poi entrò Maspero, che segnò il gol del pareggio, ma divenne famoso per la sua famosa buca, grazie alla quale Salas sbagliò il rigore del possibile 4-3. Questi sono i derby della storia che hanno reso unica la stracittadina della Mole. Dove l'impossibile divenne possibile. Non era nemmeno male quel Toro e forse quella non era nemmeno la Juve ricca e quasi invincibile di adesso, erano altri tempi, dove il cuore poteva ancora fare la differenza. Ma tentar non nuoce. Prendete i giocatori, metteli davanti al video di quella partita. Chissà che non si sentano partecipi della storia e vogliano segnare un altro capitolo importante. Per la salvezza del Toro ma anche del campionato. Tutto il calcio ve ne sarebbe grato.

Il tabellino di quel derby.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zenoni (64′ Ferrara), Thuram, Iuliano, Pessotto; Zambrotta, Tudor, Tacchinardi, Nedved; Trezeguet, Del Piero (73′ Salas). All.: Lippi

TORINO (3-5-2): Bucci; Mezzano, Galante, Delli Carri; Asta, Semioli (46′ Vergassola), Cauet, De Ascentis, Castellini; Lucarelli (78′ Maspero), Osmanovski (46′ Ferrante). All.: Camolese

ARBITRO: Borriello

MARCATORI: 10′, 25′ Del Piero, 12′ Tudor, 58′ Lucarelli, 70′ Ferrante (R), 83′ Maspero.