Vecino può aiutare il Toro. Ma non da giocatore granata...
Che assicurarsi Matias Vecino debba rimanere null'altro che un'aspirazione, per il Toro, è chiaro ormai da settimane. Ventinove anni compiuti lo scorso 24 agosto, il centrocampista della nazionale uruguaiana, gregario di lusso che da anni gioca fianco a fianco con nomi di caratura enorme (da Suarez a Godìn - dalla scorsa estate suo compagno anche all'Inter, - da Gimenez a Cavani, passando per Muslera, Bentancur, Maxi Gomez, Valverde, e l'obiettivo granata Torreira), ha reso chiara alla dirigenza neroazzurra la condizione per un addio anticipato, rispetto ai due anni di contratto residui: approdare tra le file di un club qualificato alla prossima edizione delle coppe europee. Altrimenti, meglio la permanenza, con conferma del pesante ingaggio annuo (due milioni e mezzo di euro), anche a scapito di un minutaggio che non si prospetta pingue. Magari nell'ottica di una ridiscussione dello stato di cose in vista della finestra invernale.
Il prossimo futuro dell'ex-Fiorentina e Cagliari, tuttavia, potrebbe riservare un "colpo di domino" utile al mercato in entrata di casa Toro. Sulle sue tracce, dopo i sondaggi di gennaio, si sarebbe riportato il Milan di Pioli, che evidentemente, persolo alla volta della Madunìna nell'estate del 2017, prima di poter usufruire del suo dinamismo, vorrebbe ora metterne a frutto tale caratteristica. Qualora l'operazione su quell'asse Milano-Milano - attivissimo una ventina d'anni fa - si rivelasse fattibile (presumibilmente senza enormi strascichi dal punto di vista mediatico e dell'umore dei tifosi, tenendo conto del fatto che Vecino, pur tra qualche sprazzo decisamente positivo, non si è esattamente ritagliato il ruolo di beniamino dei supporter neroazzurri), i meneghini di Milanello sarebbero ancor più propensi a far partire, anche a condizioni un po' più vantaggiose per l'acquirente, l'obiettivo granata di lungo corso Rade Krunic. Sul ventiseienne bosniaco è ancora stallo: c'è il Toro, c'è il Friburgo dalla Bundesliga, ci sono i sondaggi delle genovesi. Giampaolo, con - a nostro avviso - più d'una buona ragione, lo vede alla grande, memore del suo eccellente impatto ai tempi dell'Empoli, a fianco di Baselli e Linetty. Krunic, per il cui cartellino la richiesta resta ferma a otto milioni di euro (ma la prospettiva di un prestito con diritto di riscatto, magari persino biennale, non è da sottovalutare), potrebbe rappresentare un'ulteriore toccasana alla causa della mediana granata, specie tenendo conto della sua adattabilità a tutte le posizioni del rombo.