Toro, Niang può partire. Ma mancano le proposte concrete

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Nonostante la discreta prova offerta al Mondiale di Russia, con la nazionale senegalese, il 23enne attaccante M'Baye Niang non sembra finora aver convinto appieno Walter Mazzarri. Il tecnico appare infatti decisamente più coinvolto dall'inserimento nei nuovi meccanismi tattici di Iago Falqué, finora il più brillante tra i tanti rifinitori offensivi di casa Toro; su Simone Edera, specie dopo il rinnovo, si punta forte, mentre Adem Ljajic, per piazzare il cui cartellino a una cifra intorno ai 10 milioni di euro non sembrano esservi problemi, per il momento sarebbe confermato in rosa. L'ex-Milan e Watford sembrerebbe dunque il primo a poter saltare: problematico è però l'investimento su di lui, effettuato un anno fa, con 18 milioni di euro pagati al club rossonero per averlo. Cifra che attualmente rischia di dare luogo a una minusvalenza troppo ingente per il club, che attende offerte sostanziose. Fino a questo momento non si è però andati oltre i timidi sondaggi del Nizza, oltre che delle ancor più timide richieste di informazioni provenienti da Premier League (Arsenal, Everton) e Bundesliga (Borussia Dortmund). Con un contratto in essere ancora valido fino al giugno 2021, non è da escludere che il Toro punti in definitiva a un prestito di fine mercato, anche senza diritto di riscatto, per tentare di valorizzarne nuovamente il cartellino.