Torino, ecco il tesoretto per gennaio per Praet: il saldo delle operazione estive è di +10 milioni
Quello tra Dennis Praet e il Toro sembra una secondo matrimonio soltanto rimandato, ma comunque destinato a celebrarsi. Perché se riavvolgiamo il nastro a qualche settimana fa, alle ultimissime ore di calciomercato estivo, è inevitabile ritrovare amarezza e delusione per la mancata ciliegina sulla torta: sembrava tutto fatto per il ritorno del belga, poi l’incredibile dietrofront del Leicester e il club di via Arcivescovado è stato costretto a rinunciare al colpo e a virare su Karamoh. Un ridimensionamento non indifferente, anche perché si è passati da un giocatore che aveva permesso un salto di qualità importante durante la scorsa stagione a un esubero del Parma che ha vissuto gli ultimi mesi da separato in casa. Ivan Juric spera sempre di poter riabbracciare il suo pupillo, tra il presidente Urbano Cairo e il direttore tecnico Davide Vagnati c’è la volontà di provare ad accontentarlo. In cuor suo, poi, Praet vorrebbe tornare, anche perché fino ad oggi ha racimolato poco più di 80 minuti e il Leicester è in fondo alla classifica di Premier League. Anche perché nelle casse del club è rimasto un discreto tesoretto dalle operazioni in entrata e in uscita della scorsa estate.
La cifra perfetta
Il saldo è in attivo di una decina di milioni di euro, la cessione monstre di Bremer ha finanziato il mercato e c’è pure un bel gruzzoletto. Per il brasiliano, seppur in varie tranches, entreranno una quarantina di milioni (bonus esclusi), poi bisogna considerare gli acquisti dell’estate: la spesa più importante è stata quella per l’olandese Schuurs, che ha sfiorato i dieci milioni. Il Toro ha poi riscattato Ricci, circa 8.5 milioni, e ha acquistato Pellegri, per una cifra intorno ai cinque, e l’altro investimento importante è rappresentato dai 4.5 milioni per pagare la clausola rescissoria al Besiktas per Ilkhan. Infine, ecco le operazioni minori: complessivamente, per riscattare Berisha e arrivare a Bayeye e Karamoh, sono usciti un paio di milioni. La cifra per le spese si avvicina ai 30 milioni, la differenza si aggira intorno ai dieci. E con un assegno del genere, forse anche qualcosina meno, il Leicester sarebbe ben disposto a lasciar partire Praet per un’altra parentesi sotto la Mole. Sarebbe l’innesto giusto per aiutare una fase offensiva che ha mostrato grandissime carenze di qualità e imprevedibilità: è ancora presto per pensare al mercato di riparazione, ma il Toro ha già bisogno di programmare e cominciare a gettare le basi per non farsi trovare impreparato.