Su Zaza può tornare un club di Serie A: ecco come (e perché)
Tra Belotti e Sanabria, con un parco rifinitori ancora da completare, e ancora piuttosto nutrito di probabili esuberi (almeno uno tra Iago Falque, Edera e Millico dovrebbe partire), per Simone Zaza, nel Toro di Ivan Juric, difficilmente ci sarà posto. Tre stagioni complessivamente deludenti in maglia granata, con quattro gestioni tecniche diverse (Mazzarri, Longo, Giampaolo, Nicola) prima dell'approdo dello stratega croato, il trentenne attaccante lucano, dato ai titoli di coda in maglia granata praticamente a ogni sessione di mercato dal suo arrivo in avanti, resta sulla lista dei partenti.
Scomparse dalle sue tracce le pretendenti russe e turche, destinazioni non particolarmente gradite dall'ex-Juve e Valencia, Zaza può ora finire per tornare in orbita Sampdoria, come colpo last-minute per il club blucerchiato. Massimo Ferrero sta lavorando decisamente al risparmio sul mercato, e, seguita già in passato la punta di scorta granata, potrebbe proporre un prestito secco (Zaza è ancora legato al Toro fino al giugno del 2023), accollandosi tutto o almeno buona parte del pesante ingaggio annuo percepito dal classe '91, pari a un milione e settecentomila euro, cifra ampiamente lontana dall'attuale status del giocatore. Dal canto suo, Zaza, che ha già vestito la maglia della Samp a inizio carriera, dovrebbe gradire la soluzione, che gli permetterebbe di andare a rimpiazzare nell'organico agli ordini di Roberto D'Aversa (che esordirà in campionato questa sera, a Marassi, contro il Milan) Manuel De Luca, appena messo sotto contratto dalla Samp, e già vicino al ritorno in categoria cadetta, col Perugia pronto ad accoglierlo in prestito.