LAZIO parla l'avvocato di Mutarelli: "Mai rifiutato il Torino..."
Anche se il collegio arbitrale chiamato a dirimere la questione ha, come da prassi, invitato le parti a trovare un punto di incontro, la querelle tra la Lazio e Massimo Mutarelli è ben lontana dal risolversi senza passare alle vie legali. Proprio uno degli avvocati del calciatore "epurato" dalla società capitolina, Marco Ierati, interviene a Radio Erredue nella trasmissione "Lazio Patria Nostra" per precisare alcuni aspetti e smentire la ricostruizione dei fatti proposta dai quotidiani e ribadita dall'avvocato Gentile, difensore della Lazio e di Claudio Lotito. "Ho letto e sentito inesattezze evidenti riguardo la vicenda del nostro assistito - spiega Ierati -. Mutarelli di sicuro non ha mai chiesto di essere ceduto e non ha mai rifiutato il Torino". L'avvocato Gentile aveva infatti così spiegato le ragioni dell'esclusione del giocatore dal ritiro della squadra ad Auronzo di Cadore e la sua mancata cessione entro la fine del mercato estivo: "Mutarelli come gli altri calciatori che sono rimasti a Formello aveva manifestato l'intenzione di lasciare la Lazio e in base a una valutazione tecnica si era preferito non aggregarli al resto della squadra perchè sarebbe stato inutile lavorare con giocatori che non avrebbero comunque fatto parte dell'organico nel corso della stagione. Il 1 settembre poi, proprio Mutarelli aveva anche rifiutato di trasferirsi al Torino". Dichiarazioni sorprendenti, alla luce della motivazioni date dal presidente Lotito in merito al ritiro "differenziato" ("Ad Auronzo non c'era posto in albergo e abbiamo deciso di lasciare a Roma dei giocatori che il mister conosce già bene e
che non ha bisogno di valutare") e alla mancata cessione del giocatore ("Avevamo l'accordo con alcune squadre che alla fine si sono tirate indietro"). L'avvocato Ierati replica: "E' falso che Mutarelli abbia chiesto di lasciare la Lazio: due anni fa il giocatore ha sposato un progetto e oggi sarebbe ancora stato felice di farne parte. Peraltro, privatamente, il presidente Lotito aveva promesso al calciatore che avrebbe fatto parte del terzetto di titolari del centrocampo con Matuzalem e Ledesma. Visto però che alle parole non sono seguiti i fatti e che non è stato messo in grado di svolgere la sua professione, passando l'estate in una sorta di recinto e svolgendo una preparazione anni luce lontana da quella che avrebbe dovuto fare, ha deciso di chiedere la rescissione del contratto e i danni per quel che ha dovuto sopportare. E' falso anche che Mutarelli abbia rifiutato il Torino: a meno di un'ora dalla chisura del mercato infatti gli era stata accennata un'ipotesi di accordo tra i presidenti che però non si è mai concretizzata". Quanto al reintegro in rosa ufficializzato venerdì, il legale del giocatore chiarisce: "Ci è suonato strano che la convocazione sia
arrivata poco prima di entrare in aula... Come strane sono state le voci relative alla nostra intenzione di chiamare a testimoniare Guglielmo Stendardo, del quale abbiamo solamente citato le dichiarazioni sbigottite per il trattamento riservato a lui e i suoi colleghi". Prossimo appuntamento il 18 settembre, difficile pensare che finisca con una riconciliazione.