Gillet, te lo do io il Toro
Il Toro ha ancora il suo fascino e la dimostrazione arriva dal portiere belga del Bari, Jean François Gillet, corteggiato da mezza serie A, ma che tiene anche in considerazione il Torino, grazie a Ventura ovviamente. A 32 anni costa 4 milioni di euro, ma un portiere ha vita più lunga, calcisticamente parlando, per cui può essere al top ancora per qualche anno. Gillet nel 2001 fu squalificato per dieci mesi (poi scontati a 4) perchè fu trovato positivo al nandrolone (dopo Bari-Reggina 1-0). Ma nel 2003 è stato assolto perchè all'epoca del fatto non c'era ancora una tabella ministeriale con il divieto di tale sostanza. "Torino è una piazza importante, equivale a una di serie A, anzi non riesco a capire come un club così storico e blasonato sia ancora in B", dice il biondo portiere a La Stampa. Ventura è il suo mister preferito per questo scenderebbe anche in B, soprattutto perchè con il gioco del neo mister granata il portiere partecipa anch'egli alla manovra. "con Ventura ho completato il mio ruolo, gli ho dato sale. Il primo coinvolto nel gioco è il portiere. Puoi non fare una parata in 90', ma è vietato rilassarsi: sei essenziale. Devi capire i movimenti della squadra, trovare il compagno nello spazio, essere svelto di testa e con i piedi. Lo facevo già con Conte, ma con Ventura ancora di più".
Gillet dà anche consigli per fare sì che la squadra venga costruita seguendo le indicazioni di Ventura: "La testa è un elemento fondamentale della sua filosofia. Niente è lasciato al caso. Il mister ha sempre le idee chiare, studia ogni movimento, tatticamente si avvicina alla perfezione. Ma, ripeto, bisogna dargli la squadra che chiede. Gente con testa e gambe. Acquisti mirati. Se il Toro lo seguirà, sarà impossibile sbagliare un'altra volta". A questo punto Cairo e Petrachi sono avvisati, ma per fare questo ci vogliono anche dei bei sacrifici economici.