Con un Torino da non oltre metà classifica Bremer scapperà via a gambe levate
Gleison Bremer anche con Juric è diventato un punto fermo della difesa del Torino e se la squadra granata è tornata ad avere una difesa solida, in 12 partite di campionato finora ha incassato 12 gol, lo deve senza dubbio alle sue prestazioni quasi sempre di livello superiore e prive anche solo di sbavature. Il difensore brasiliano è ambizioso e vuole giocare in una squadra che disputi la Champions come ha detto senza giri di parole in conferenza stampa il 20 luglio scorso nel ritiro a Santa Cristina di Valgardena: "Sono un giocatore ambizioso e mi piacerebbe un giorno disputare la Champions, ma la mia testa è al Torino. Sto facendo bene qui, ma nel mercato non si sa mai che cosa può accadere".
Pur non avendo sfoderato anche lui una prestazione di buon livello non gli è andata per nulla giù la sconfitta con lo Spezia e infatti a fine partita davanti alle telecamere, come riportato da Tuttosport, ne ha avuto per tutti, compagni e arbitro, e non ha risparmiato frecciatine: “Partita difficile è complicata per una serie di motivi: campo piccolo e loro molto bassi. E tutte le volte che tiravano il pallone in avanti, arrivavano delle occasioni”. E sul gol subito: “Il mister alla fine era molto arrabbiato perché la palla era il nostro possesso e aveva appena urlato di calciarla in mezzo all’area. Noi, invece, l’abbiamo giocata e incassato il contropiede fatale. Dobbiamo crescere, sì. Sono inc…ato anch’io”. E ha poi proseguito: “Pensare che contro la Sampdoria, solo pochi giorni fa, avevamo fatto un’ottima partita. Qui serviva un risultato positivo che ci portasse continuità. Di sicuro rispetto alla scorsa stagione siamo un’altra squadra e in campo si vede. Ma come ho detto prima ci vuole continuità di risultati. Qualcuno forse ha pensato che si sarebbe vinto di sicuro, che contro certi avversari prima o poi si faccia gol. invece non è così e, purtroppo, lo si è visto”. Sull’arbitraggio il difensore brasiliano ha detto: “Il mani di Bastoni, l’intervento di Provedel su Singo e i fischi di Orsato non mi tornano. Ma niente scuse”. “Almeno bisognava non perdere. Adesso si fa dura perché per due settimane (c’è la sosta per gli impegni della Nazionale, ndr) pensi alla sconfitta, a quello che potevi fare e che invece non hai fatto” l’amara conclusione di Bremer.
Dopo il mancato rinnovo di Belotti dovuto non solo ai soldi, ma all’incapacità del Torino di offrire ai suoi migliori giocatori una squadra competitiva anche Bremer, che ha un contratto con il club granata fino al 30 giugno 2023, potrebbe non essere propenso a prolungare il rapporto. Bremer ha estimatori in Italia, Inter, Milan, Napoli, Juventus e Fiorentina, e all’estero, Liverpool, Manchester United e con l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina degli Spurs anche il Tottenham, e se il Torino non riuscirà a fare il famoso salto di qualità l’ambizioso difensore brasiliano potrebbe scapperà via a gambe levate.