Zaccarelli: “In futuro il Toro fra le grandi d’Europa? E’ dura replicare il modello Atalanta”

05.03.2024 13:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tuttosport
Renato Zaccarelli
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Renato Zaccarelli

Renato Zaccarelli e Tilli Romero, con il giornalista di Sky Sport Nicola Roggero e il caporedattore dello Sport de La Stampa Paolo Brusorio, ieri pomeriggio, nei locali “L’ibrida bottega” a Torino, si sono incontrati in occasione dell’evento “Triste, solitario y final”, titolo del celebre romanzo di Osvaldo Soriano. Tanti sono stati i ricordi narrati dall’ultimo presidente prima dell’era Cairo e dall’ex giocatore e ultimo allenatore prima del fallimento, come riporta Tuttosport.

“Ci allenavamo al Filadelfia - spiega Zaccarelli - I tifosi allora non erano possessivi, anche quando la squadra non andava bene. C’erano i ragazzi che quando saltavano la scuola venivano a vedere gli allenamenti: c’era molta più partecipazione da parte della gente. E la rivalità con la Juventus si sentiva ovunque, sebbene non sia mai mancato il rispetto”. Un esempio raccontato da Zac: “In occasione di Siviglia-Benfica, la finale di Europa League giocata allo Juventus Stadium nel 2014, Platini volle rivedere tutti, compagni e avversari. Io gli ho ricordato il mio gol bellissimo alla Francia al Mondiale ’78, ma lui continua ancora a insistere: «L’hai presa male»”.

Anche Zaccarelli che fu fra gli artefici dell’ultimo scudetto granata, fu poi contestato dai tifosi: “A Torino eravamo rimasti io e Pulici, ci furono alcune cessioni importanti. Un giorno, nei pressi della scalinata del Comunale, trovai una scritta col catrame: “Zaccarelli vattene”. Per alcuni ero l’artista dell’uscita di tanti miei ex compagni di squadra. Vidi poi quella scritta ovunque al Comunale e la feci cancellare da “Brunetto del campo”, il nostro magazziniere che io e Agroppi avevamo soprannominato così. Ma i tifosi vollero ribadire il concetto, così arrivò lo striscione”.

Ecco che cosa era il Toro ai tempi di Zaccarelli: “Penso a Marchetto, Ussello e Vatta, per esempio: era gente che viveva per far sì che dal vivaio uscissero giocatori da prima squadra”. E quando Romero gli ha chiesto se immagina in un futuro lontano un Toro di nuovo fra le grandi d’Europa Zac incupendosi ha risposto: “Non penso sia possibile. Solo l’Atalanta è riuscita a creare qualcosa di straordinario nel calcio di oggi, ma è un modello molto difficile da replicare”.