Sandro Cois: "Belotti fuori dalla Nazionale? Effettivamente non è in un buon momento"
Intervistato da RMC Sport, Sandro Cois, 46enne ex-centrocampista della Nazionale, cresciuto tra le file del Toro, con la cui maglia sollevò la Coppa Italia edizione 1992/93, ha parlato ad ampio raggio di Serie A e degli Azzurri di Mancini, menzionando anche il difficile frangente attraversato da Belotti: "Mancini ha messo le basi per tornare a vincere. Si arriva da una bella partita, ora serve dare continuità. Continua a convocare giovani interessanti, ha coraggio, e lo ha dimostrato negli anni. Speriamo di riconquistare quello che è sempre stata la Nazionale Italiana. Belotti? Se si vanno a vedere le prestazioni, non è in gran forma, effettivamente. Per un attaccante è importante il gol. È vero che ha fatto doppietta alla Samp, ma arriva da un momento non positivo.
Chiesa? Per lui è solo questione di tempo. È già un giocatore maturo, ma diventerà uno degli esterni più forti in Europa. Ha tutte le carte per diventare un leader anche in Nazionale. Mancini se ne intende. Il Napoli gioca davanti con due non-punte pure. Nell’Italia non si hanno possibilità diverse da quelle proposte. Davanti c’è Cutrone come alternativa, ma deve trovare continuità nel Milan. Finchè non la trova nel Milan, è giusto non convocarlo. Barella è uno dei giovani più forti e di prospettiva, sa fare sia la fase difensiva che offensiva, può dare molto. A livello tecnico la Nazionale ne ha di elementi forti in mezzo, come Jorginho e Verratti, bravissimi a costruire. Per me è un centrocampo forte.
La Fiorentina ha iniziato molto bene, è stata una delle sorprese di inizio stagione. Nelle ultime partite, poi, i risultati non sono stati positivi. Ha avuto occasioni per chiudere le partite, ma non c’è riuscita. Davanti, tolto Chiesa, sono in difficoltà. Simeone se non fa gol viene contestato. I problemi sono lui e Pjaca, che non hanno trovato gol e continuità nelle prestazioni. Veretout? Lo scorso anno ha fatto grande campionato da interno, ma oggi la Fiorentina nel suo attuale ruolo, quello di regista, non ha alternative. Non è un regista però, e si adatta in quel ruolo, scoperto dopo l’addio di Badelj".
L’unica squadra che può dar filo da torcere alla Juve è la Juve stessa. È troppo forte, ma il calcio è bello perché può riservare sorprese. Il Napoli è l’unica squadra che può stargli dietro, ma la Juve al momento è troppo forte, difficile pensare che possa perdere punti. Magari potrà avere piccoli infortuni, ma rimane la squadra più forte del campionato. E anche in Europa. Ranieri al Fulham? Ha tanta esperienza, conosce la Premier. Può salvare la squadra, anche se sarà difficile".