Salvadori: “Baroni trasformista. Bene così”. Rossi: “Anni di contestazione, ma Cairo ha una bella corazza”. Claudio Sala: “Simeone è bravo, che gran gol!”

Tanti ex giocatori e dirigenti alla festa a sopresa organizzata dai tifosi per i 75 anni di Roberto Salvadori, il terzino dello scudetto del 1976. Tra gli altri, Claudio Sala, Renato Zaccarelli, Giuseppe Pallavicini, Ezio Rossi e l’ex dirigente Federico Bonetto. Che il Toro tenesse banco era scontato. Ecco le le dichiarazioni di alcuni di loro riportate da Tuttosport.
Roberto Salvadori: “La partenza è stata tragica, ora vedo che c’è un tentativo di sistemare la squadra e già a Roma qualcosa si è visto. Con l’Atalanta sarà una partita importante, loro arrivano da una batosta e non vorranno perdere ancora, mi aspetto una bella sfida. Il ritorno di Juric? Io credo che Juric sia riuscito a dare un’identità alla squadra, specialmente all’inizio, a creare un gruppo”. E ancora “Faina”, così era soprannominato Roberto Salvadori, sugli attaccanti: “Il Cholito ha qualità e può alzare il livello, poi diventerà difficile quando staranno bene tutti, compreso Zapata. C’è anche Adams che ha fatto la sua parte l’anno scorso. Toccherà all’allenatore: due punte potrebbero coesistere, magari con Vlasic alle spalle. Certo c’è da mantenere l’equilibrio negli altri reparti”. Mentre sulla difesa: “Mi aveva stupito l’assenza di Maripán a inizio campionato, è uno di quei calciatori che lo scorso anno, al di là del finale, aveva fatto bene. Quanto a Coco, ogni tanto ha dei blackout, ma a 3 può rendere meglio. In generale, difesa a parte, questa è una squadra che si è rinnovata: ci vuole tempo per capire che Torino sarà”. E sulla contestazione a Cairo dei tifosi che per domenica hanno indetto un’altra marcia: “Credo che alla fine Cairo venderà il Toro quando ci sarà un interesse ... reale! Reale per lui, ovviamente, in termini economici”.
Ezio Rossi sulla contestazione: “Parliamo di anni di contestazioni, ma è anche vero che Cairo ha una bella corazza …“. E sulla squadra che ha già cambiato tre moduli, 4-2-3-1, 4-3-3 e 3-4-3,ha detto: “Per me però è positivo perché nel calcio moderno meno riferimenti dai e meglio è, quindi i migliori allenatori sono quelli che sanno adattarsi al materiale che hanno a disposizione. Puoi vincere o perdere, non è quello il punto; a certi livelli hai giocatori d’esperienza che sono in grado di attuare ogni sistema, ti basta qualche allenamento per far capire cosa vuoi, poi sta alla squadra ovviamente diventare camaleontica”. Mentre sull’inizio di campionato difficile dei granata: “Quando arrivi da una batosta così, puoi anche essere navigato, ma la partita successiva pesa di più; o ti girava bene subito o era normale venisse fuori una partita brutta, ma che era importante non perdere. Un risultato negativo con la Fiorentina non avrebbe portato poi la squadra a vincere a Roma”. E sugli attaccanti: “Sento tanti dire che il Torino è una squadra forte perché ha tre attaccanti forti. Sì, vero, ma ha tre attaccanti forti che non potranno mai giocare insieme, tutti e tre contemporaneamente. Potrebbero giocare in due, sì, però Baroni deve modificare quelle che erano le sue idee iniziali. Ora c’è il 3-4-3. Prima si è gio-cato con il 4-3-3 e col 4-3-2-1 e in quel caso lì è difficile vedere due punte come quelle del Torino insieme, a meno che non si cambi ancora. Zapata, oltretutto, arriva da un lungo infortunio e non gli si potrà chiedere nulla. Poi in doppia cifra almeno un attaccante arriverà …”.
Claudio Sala: “Con la Roma sono rimasto piacevolmente stupito dal risultato, ma le partite vengono decise dai calciatori bravi e Simeone lo è. Che gran gol!".
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