Pellissier: "Non ci sono più le bandiere nel calcio. Oggi conta solo il business"

23.03.2020 20:04 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Pellissier: "Non ci sono più le bandiere nel calcio. Oggi conta solo il business"
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© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com

Sergio Pellissier ha rilasciato alcune dichiarazioni a Gianluca Di Marzio durante la diretta su Instagram di Casa Di Marzio. Da calciatore, dopo una vita al Chievo, Pellissier, che ha cominciato la sua carriera pallonara nel Toro, adesso è passato a fare il dirigente, sempre nella società clivense.

L'ex attaccante ha voluto raccontare un aneddoto di mercato a Di Marzio: "Mi voleva il Napoli dopo l'esordio in Nazionale. Il presidente Campedelli ha rifiutato otto milioni di euro più due giocatori. Ha deciso il presidente, lui ha sempre creduto in me e con quello che ha fatto mi ha dimostrato che mi voleva bene".

Pellissier è stata una delle ultime bandiere del calcio, come Totti per la Roma. Oggi le cose sono cambiate, come ha sottolineato nella sua risposta: "Adesso non ci sono più presidenti come Campedelli, Moratti o Sensi che amano la società e sprecano soldi perché hanno una passione. Adesso è tutto un business, tutti vogliono guadagnare e le società devono mantenersi. Come si può diventare una bandiera di una società che non lo è?".

Il neo dirigente di calcio ha poi parlato della riduzione degli stipendi dei calciatori, che non lo trova d'accordo: "Non è semplice, non è giusto ridurlo a nessuno. Sono cause particolari, non dipendono dai giocatori. Se dovessimo riprendere, giocheremo tutto giugno che è il mese di vacanza dei calciatori".