E lui, è lui, è Gianni Bui. Dal calcio alla pittura, l'ex attaccante granata presenta la sua prima mostra
Era un coro assai gettonato all'epoca della sua carriera da calciatore: "E' lui, è lui, è Gianni Bui", forse il cognome portava a questa rima, ma è stato uno dei grandi giocatori che hanno vestito la maglia granata. Classe '40, dopo la carriera da giocatore e poi da allenatore, Bui adesso è diventato pittore e la sua prima mostra la presenterà a Nichelino, nell’ambito delle iniziative relative alla festa del patrono del piccolo centro alle porte di Torino, San Matteo.
Dal 12 al 23 settembre, nella Sala Mattei del Palazzo Comunale, in piazza di Vittorio, 1, si terrà la mostra che ha come titolo “Dai tacchetti al pennello”, prendendo ad esempio la carriera di Gianni Bui.
In totale Bui ha collezionato 188 partite in serie A con 48 gol, 20 dei quali messi a segno con la maglia del Toro.
Bui, dopo la carriera calcistica ha scoperto la sua vena artistica, dove si è cimentato con la ritrattistica, paesaggistica, natura morta fino ad arrivare all’astrattismo, suo marchio d’autore.
La mostra sarà aperta al pubblico per tutto il periodo della festa patronale e sarà presentata sabato 14 settembre nel palazzo del Comune di Nichelino. Oltre al sindaco saranno presenti alcuni vecchi compagni del giocatore granata, tra cui Angelo Cereser.