Camolese: "Il Torino ha ipotecato la promozione... ma è ancora tutto da decidere"

01.01.2011 17:08 di  Marina Beccuti   vedi letture
Camolese: "Il Torino ha ipotecato la promozione... ma è ancora tutto da decidere"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

Il 2011 volge al termine e la prima parte di stagione di questo entusiasmante campionato è ormai terminata. Per tirare le somme, TUTTOB.COM ha contattato in esclusiva Giancarlo Camolese, ex tecnico di Torino, Livorno e Reggina, oggi osservatore e opinionista per Mediaset Premium.

Lei ha allenato nella sua splendida carriera più volte il Torino. Che effetto le fa vederla in testa all’attuale campionato di Serie B?
«Mi fa un bellissimo effetto perché comunque è la squadra per cui tifo. Credo che la squadra di Ventura abbia fatto una prima parte di stagione veramente eccezionale».

E’ davvero la squadra da battere quindi…
«Credo di sì, anche se ovviamente bisogna sempre ripetersi e il campionato è molto lungo. Però  credo che il Toro sia in questo momento nelle condizioni migliori per continuare a fare bene anche nel girone di ritorno».

Lei è stato una stagione al Livorno. Livorno che è sicuramente una delle delusioni di questo campionato. E’ stata una scelta saggia, secondo lei, cacciare Novellino e chiamare Madonna?
«Sotto l’aspetto degli allenatori è sempre difficile perché per un allenatore che non vince ce n’è un altro che viene con entusiasmo per fare bene. Capisco l’amarezza di Novellino per l’esonero perché ci sono passato, però noi allenatori sappiamo a cosa andiamo incontro. Livorno è una bella piazza per fare calcio e in questo momento credo che Spinelli abbia scelto una strada che è quella dei giovani e non sempre questa strada da subito risultati. Ci vuole pazienza ed investimenti sul mercato. Io credo che Livorno è una piazza che può dare tanto entusiasmo ai giocatori e a chi va ad allenare lì e merita sicuramente di giocare un campionato di vertice».

La Sampdoria stenta ed è lontana dai primi due posti che valgono la promozione diretta: cosa si aspetta dal 2012 blucerchiato?
«La Sampdoria è una grande società che probabilmente paga ancora la retrocessione e poi la “non-automatica” abitudine dei giocatori anche tecnicamente bravi ad adattarsi al campionato di B. Soprattutto per quanto riguarda le partite in casa che sanno che devono assolutamente. Però non è facile e il campionato di B non è solo tecnico».

L’Hellas Verona, dopo una partenza altalenante, ha preso continuità inanellando un’importante serie di vittorie consecutive che l’ha proiettata al secondo posto. Potrà mantenere il ritmo del Toro?
«Innanzitutto c’è da fare i complimenti ad Andrea Mandorlini che allena in una piazza prestigiosa che ha patito la Serie C e che si sta confermando anche in B facendo molto bene e ridando entusiasmo ad una piazza che da tempo manca nei campionati importanti. C’è assolutamente la voglia a Verona di tornare ad alti livelli. Questa è una piazza che secondo me può ambire a tornare in A».

Lei, invece, dal ’88 al ’90 ha giocato con la maglia del Padova. Può essere l’anno giusto per aspirare alla A, dopo essere stata vicina lo scorso anno?
«La posizione in classifica è buona, però credo che in questo momento siano in una fase dove mancano i risultati. Lì c’è la grande esperienza di un ds come Foschi che probabilmente se si sarà accorto che manca qualcosa sistemerà tutto in questa finestra di calciomercato, anche perché quando ci si trova in alto in classifica vale la pena fare qualche sacrificio per cercare di arrivare sino in fondo. A parte il Torino ci sono tante squadre che possono aspirare ad arrivare direttamente alla A o ai play-off».

Infine, chi sono, secondo lei, le favorite alla promozione in A?
«E’ una domanda difficile perché manca ancora molto al termine, però credo che il Torino possa sicuramente pensare di arrivarci per tante cose: per l’ambiente, per ciò che ha fatto vedere, perché il gruppo è compatto. Dal Torino in giù ci sono diverse squadre che possono agganciare la A. E’ difficile, dunque, trovare le altre due che possano salire. Dietro, invece, è ancora più complicato: l’Ascoli ad esempio, che sembrava spacciato, adesso è lì che se la gioca dopo una rimonta pazzesca. L’ultima considerazione è che c’è anche il calciomercato ed è ovvio che ci sono squadre che lavorando sul mercato posso migliorare il rendimento. Davvero, è tutto ancora da decidere, anche se il Torino ha messo una serie ipoteca sulla promozione. Chiaro, fin quando la matematica non ti da ragione non puoi mai festeggiare, però mi sembra abbastanza chiaro che il Toro ha dalla sua la possibilità di confermarsi».