AlbinoLeffe, Mondo cuore granata

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Se Emiliano Mondonico era seduto pochi giorni fa sulla panchina del Torino "Vecchie Glorie" che ha incontrato la Juventus "Vecchie Glorie" per una partita di beneficienza un motivo ci sarà. E se proprio il "Mondo" era uno dei personaggi più ricercati, fotografati e intervistati in quella serata un altro motivo ci sarà. E il motivo risiede nelle tantissime emozioni che Mondonico e il Torino hanno vissuto insieme nelle 6 stagioni passate insieme. Due sono stati i cicli di Mondonico sulla panchina granata: il primo, sicuramente il più soddisfacente, è iniziato nel 1990 e si è concluso nel 1994. L'emblema di quei 4 anni è la fotografia che ritrae Mondonico infuriato contro l'arbitro, che alza una sedia presa a bordocampo durante la finalissima di Coppa Uefa disputata contro l'Ajax nel 1992. Una finale persa pur uscendo dal campo imbattuti sia all'andata che al ritorno, una finale persa per un arbitraggio molto discutibile, che ha reso ancor più forti le emozioni di Mondonico e Torino, due cuori abituati a soffrire, due carriera passate con le frequenze cardiache peggio di quelle che ha un ciclista scalando le rampe del Mortirolo. Nel loro destino successi e emozioni straripanti. Quell'anno il Toro arrivò addirittura terzo in campionato e l'anno dopo vinse la Coppa Italia nonostante tre rigori contro assegnati in finale, "cuore granata", "cuore Mondo", vincitore contro tutti e contro tutto. Ecco perchè il legame non si è sciolto tra di loro. ll secondo ciclo di Mondonico sulla panchina del Torino dura due stagioni tra il '98 e il 2000. Prima stagione subito impreziosita dalla promozione in serie A, seconda stagione deludente con retrocessione che arriva per un soffio. Sempre sul filo di lana, il Toro e il Mondo, loro istituzioni di un calcio romantico che piano piano sta scomparendo ma che sabato al Comunale di Bergamo si riunirà.