Taibi: "Non sarei mai andato via se..."

02.04.2009 08:24 di  Marina Beccuti   vedi letture

L'ex portiere della promozione in A del Torino di Cairo ha cambiato molti club, ma non ha mai avuto l'onore di vestire la maglia del Palermo, la squadra della sua città e per la quale tifa. In questi giorni si trova proprio nel capoluogo siciliano, ma venerdì lascerà l'isola, dunque non vedrà la partita del Barbera, dove di scena ci sarà il Torino, con l'esordio di Camolese sulla panchina granata. "No, non vedrò la partita, emozionalmente sarebbe dura per me. Io sono un ultras del Palermo ma domenica non potrei proprio tifare per i colori rosanero".

Il Toro, secondo lei, potrebbe strappare almeno un punto domenica?

"I granata devono partire pensando di vincere, poi un punto strappato su un campo difficile può essere anche utile, ma bisogna cercare qualche vittoria, importante per salvarsi".

Lei crede ancora nella salvezza del Torino?

"Certo, anche perchè la squadra è nata per fare un campionato diverso, c'erano altre aspettative, questo è indubbio".

Lei, come portiere, avrà avuto modo di conoscere il tiro dei suoi ex compagni. Com'è possibile che, pur avendo avuto dei buoni attaccanti, il Toro ha sempre faticato così tanto a segnare?

"Devo dire che è incomprensibile, perchè appunto ci sono stati attaccanti di valore. Ne parlavo con alcuni amici giorni fa, ha fallito persino Lucarelli tempo addietro. E' un fatto davvero strano che gli attaccanti quando arrivano a Torino perdono la loro vena da gol. Non è una questione tecnica o di allenamento, sembra ci sia qualcosa nell'aria di strano, diciamo che basterebbe che uno degli attaccanti si sbloccasse una volta per tutte".

Camolese, appena arrivato, ha messo subito sotto la squadra con due sessioni giornaliere. Segno che prima erano allenati male?

"Non ho mai visto il Torino in difficoltà sotto il profilo fisico, direi che è più un fatto mentale".

Camolese ha detto che contro la Sampdoria la squadra è apparsa un po' disgregata.

"E' quasi fisiologico, cambiando allenatore più volte può essersi generata un po' di confusione negli schemi".

Il neo mister granata ha intenzione di giocare con la difesa a tre, anche se non vuole stravolgere la squadra. Voi avete già giocato così con Zaccheroni, cosa ne pensa?

"Sì, con l'ex mister giocavamo con la difesa a tre, direi che il Torino ha gli uomini giusti per giocare sia a quattro che a tre, in questo caso con Pratali, Natali e Dellafiore".

Lei ora studia da preparatore dei portieri, le piacerebbe tornare un giorno al Toro?

"Magari, sarebbe fantastico, io non sarei mai andato via, purtroppo un allenatore ed un dirigente, che ora non ci sono più, hanno deciso che non servivo più. Mi è spiaciuto molto perchè ci tenevo a restare".

Cosa le ha lasciato l'esperienza granata sotto il profilo professionale ed umano?

"Tanto, sotto ogni punto di vista, soprattutto quello umano".