Sensounico, a suon di Toro. Due palle...Di Natale
Tanti gli argomenti di cui parlare oggi, cari lettori. Argomenti dolci come note suonate in accordo ed un'unica stonatura. Partiamo dalla fine, dal gran finale: Udinese 0 e Toro 2. Settimo posto in classifica confermato, zero gol subiti nelle ultime due gare vittoriose, seconda vittoria consecutiva e striscia positiva da quattro giornate. Era dall'84-85 che il Toro non vinceva in casa dei friulani, un'eternità. All'epoca il calcio era un'altra cosa, il Toro anche. Tutto quindi faceva presagire che anche questa volta il granata non avrebbe avuto la meglio sul bianconero udinese, magari uno scialbo zero a zero. Già nei primi minuti infatti, lo scoramento bussava alla porta (di Padelli, ex) ed a quella del sottoscritto: Di Natale metteva lo zampino in almeno tre occasioni (non proprio limpidissime a dirla tutta) .Poi la svolta: col passare dei minuti il Toro prendeva coscienza di sé, la difesa si sistemava ed il centrocampo iniziava a carburare. Immobile sciupone sparava prima alto dopo un duetto fantastico ( stile finale XFactor) con Cerci, poi a lato dopo aver recuperato un pallone vagante e solitario a centrocampo. A quel punto anche le palle del mio albero di Natale iniziavano a girare: ma come possiamo gettare al vento simili occasioni?
Al rientro anche il Mister ci credeva maggiormente anche se non cambiava nulla in campo. Ed ecco infatti che su contropiede lo svedese Farnerud attacca lo spazio, concludendo col tocco sotto un passaggio, dolce come il suono di un Hammond, di Cerci. Sull'albero si possono attaccare pigne, palline, fiocchetti e lucine...lui oggi ci mette una pera (forse in Svezia si usa così, devo informarmi all'Ikea!)...e va bene così. Zero a uno! Di Natale (non l'albero) e compagni impiegano poco a riversarsi nell'area granata alla ricerca del pareggio, trovando però un muro inedito: Moretti impeccabile, Vives che gioca alla grandissima, il baluardo Glik ed il giovane Maksimovic; quest'ultima la nota più lieve e delicata della giornata: giovanissimo, entra in campo con un'audacia ed una disinvoltura incredibile nella sua prima da titolare (e finalmente su youtube ci sarà qualche filmato in più per vederlo giocare). Ottimo colpitore di testa, ottimo marcatore, buoni piedi che usa con personalità non disdegnando il lancio lungo. Ottimo Darmian confermatissimo. Già, ma mancava qualcuno...forse puntando i piedi per non rinnovare, D'Ambrosio si è procurato una "contrattura"? Chissà! Tant'è che, nonostante il vuoto che il buon Danilo lascia su quella fascia, il Toro non cede di un millimetro ed anzi, ci prende gusto: Darmian pennella e Ciro Immobile la butta dentro di testa: i festeggiamenti a suon di schiaffi sulla testa del nove granata fanno intuire che le palle non giravano solo al mio albero. Poi assedio sterile dei friulani che continua a incocciare contro il muro difensivo granata (sarà un caso, ma da quando si sparano via i palloni senza troppe preoccupazioni di stile, gioco o possesso palla inutile... zero gol subiti e 6 punti in cascina...) e qualche contropiede granata non finalizzato a dovere (va bene vincere dopo 30 anni, ma stravincere...insomma è Natale anche per loro!) . Finisce quindi con tanti applausi da standing ovation dei coraggiosi tifosi infreddoliti che, col sorriso smagliante della classifica più brillante di quello del Mister ( quasi impossibile) tornano tutti a casa di corsa per fare i regali...di Natale (stavolta volutamente minuscolo).
Buona settimi....Settimana a tutti!
Dave dei Sensounico