Rosina: "Il Toro riparta da questo staff"
Raggiunto in esclusiva dai microfoni di Tuttomercatoweb, Alessandro Rosina commenta quello che potrà essere il futuro del Torino senza di lui.
Da dove deve ripartire il Torino per risalire?
"Il Toro deve ripartire dallo staff che ha e fare tesoro dell'esperienza di Foschi, persona molto navigata che sa il fatto suo, dalla carica e dall'entusiamo che metterà questo uomo a servizio della società. I giocatori ci sono, il mister, che ho consociuto in questo periodo, mi sembra pure persona molto capace ed esperta del settore. Anche rispetto a lui sono state dette delle cose inesatte sul nostro rapporto. Anche rispetto alla fascia da capitano nessuno mi ha degradato, lui non mi ha tolto la fascia. Per lui ero io il capitano. Nei venti giorni che sono stato con lui ho dimostrato grande professionalità e lui è stato molto contento di questo, ci siamo poi confrontati su certi aspetti ed io ho deciso di dare in mano a lui la fascia da capitano in modo da non creare turbative verso i miei compagni. Era sempre una cosa mirata verso la squadra per non avere peso eccessivo, dopo questo la situazione è stata chiarita".
Questo perché magari ti aspettavi di andare via?
"Non l'ho fatto in un'ottica in cui sarei andato via, mi sentivo più leggero senza. Sapevo che se qualcuno ce l'aveva con me, capitano o no, mi cercava lo stesso. Nessuno mi ha degradato, Colantuono non ha preso la decisone da solo o tantomeno la società mi ha tolto la fascia, come ho letto sui giornali nazionali. Questo non è assolutamente vero".
Qualcuno ha accusato Cairo di non essersi mai affidato al direttore sportivo. Ora è giusto che si affidi a Foschi, che ha fatto bene al Palermo?
"Certo, io credo che altri direttori abbiano fatto il loro mestiere sia facendo cose positive che commettendo errori. Il mio personale consiglio è tenersi stretto Rino che sa molto di calcio e sa gestire bene situazioni difficili come Torino. Questa è una piazza difficile, ma ha potenzialità per fare bene".
Foschi ha significato molto per te?
"Sì, per me in quest'ultimo periodo, vivendo situazioni particolari, mi ha aiutato a sdrammatizzare. Ho avuto confronti dove mi ha aiutato a capire e ho chiamato lui per avere un parere sul possibile passaggio allo Zenit. E' una persona molto competenete, io gliene sarò sempre grato".
Chi è l'allenatore che ti ha dato di più e quello che ti ha dato meno?
"Inutile parlare degli allenatori, non mi è andato giù il fatto che i tifosi hanno sparlato di me mettendoli in difficioltà e dicendo che io avevo un rapporto non buono con i vari mister. Ho sempre avuto un rapporto di stima reciproca, anche se i metodi di lavoro erano diversi e sono grato a loro per quanto riguarda quello che mi hanno dato. La stessa cosa vale anche per Zaccheroni prima".
Quali partenze illustri ci potranno essere ora?
"Io ho parlato con il presidente e penso che potrebbe fare una scelta di cuore e quindi tenere tutta la rosa. Sarebbe un bene per puntare direttamente alla A, ma non nascondo che ci possano essere trattative che possono portare via dei giocatori da Torino".
Come Dzemaili?
"Non mi stupisce che sia cercato, ha grandi capacità ed è un bravo ragazzo. Ha ottime capacità, è giovane e ha grandi potenzialità. Non so quale sia la sua reale intenzione, ma avrà a mio avviso un ottimo futuro".
Natali alla Fiorentina come potrà andare?
"E' un gran bel giocatore ed avrà un gran bell'allenatore come Prandelli. Con un progetto ambizioso sono sicuro che si troverà molto bene".
Infine il tuo futuro?
"Ho voglia di emergere e confrontarmi con una nuova realtà. C'è anche tanta voglia di crescere".