Pescara, Ariatti: "Il Torino? La solita storia"
Per il Torino non sarà una partita semplice contro il Pescara, ma la serie B ormai è questa. Un campionato che non si basa sui grandi nomi che scendono in campo, ma su come si gioca a calcio. Il Pescara, assieme alle altre due squadre salite dalla Lega Pro, insegna questo e lo stesso Luca Ariatti a Torinogranata ci parla di questo momento.
Che partita ti aspetti?
Complicata, visto che il Torino cercherà di fare risultato. Noi andiamo a Torino tranquilli a fare la nostra partita e consapevoli che potremmo sfruttare l'aspetto ambientale. Cercheremo di sfruttare il momento difficile di una squadra che non è serena e tranquilla.
Nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere un Torino allo stesso livello del Pescara, ti pare?
Noi abbiamo anche una partita di meno. La serie B è questa, non si fa con i grandi nomi e mai come quest'anno questo insegnamento è reale. Tutte le tre squadre che sono salite in B dalla Lega Pro stanno facendo benissimo, con l'ossatura di squadre di C. Questo ci fa riflettere, nel calcio contano i risultati. In serie C ci sono giovani molto importanti che possono fare anche la B. A volte ci si dimentica che la nostra nazione ha tanta voglia di fare calcio e poi, chissà perchè, si preferisce andare all'estero in cerca di giocatori. A mio avviso servirebbe avere più fiducia nei nostri giovani. Su questo argomento si potrebbe parlare anche delle ore...
Luca Ariatti purtroppo non sarà della partita, confermi?
Sì, non ci sarò, ma farò il tifo per i miei compagni. Quest'anno sono stato condizionato dagli infortuni , questa stagione è andata così. Però ci tengo a sottolineare che sono molto contento di avere scelto Pescara, dove sto benissimo.
Questo Pescara è una sorpresa?
Si è vero, stiamo facendo un campionato positivo. La società è formata da grandi dirigenti ed ha un grande futuro. Il nostro obiettivo è la salvezza senza andare ai play out.
Secondo te cosa non va nel Torino?
Mi sembra di vedere un film già visto, solo che è da anni che va in scena, da quando il Torino è retrocesso. Ogni anno partono con proclami di una pronta risalita, ma la musica è sempre la stessa. Non è questione nè di direttore sportivo e nemmeno dell'allenatore.
L'obiettivo del Torino?
Sono solo i play off, il problema è che, con le rivoluzioni, non si costruiscono le annate.
Cosa deve temere il Pescara dal Torino?
Lo troveremo arrabbiato , ha perso un derby. Mi aspetto un grande inizio da parte loro. Noi dobbiamo fare la nostra partita. Dalla nostra abbiamo la tranquillità che ce la possiamo giocare. Dobbiamo manovrare come abbiamo sempre fatto, con grande corsa e collettivo, la partita è alla nostra portata.