Pastorin: "Nel Toro vedrei bene un ritorno di Leo Junior"
Darwin Pastorin, opinionista de La7, nonostante non sia tifoso del Toro, bensì della Juventus, ama la storia granata perché intrisa di quella passionalità che il giornalista e scrittore brasiliano, di chiare origini italiane, crede ancora ci sia nel calcio.
Nonostante la sua passione bianconera, il figlio è ultras del Cagliari: “Il suo miglior divertimento è parlar male della Juventus al telefono con Aldo Agroppi”, esordisce Pastorin. L’ex vicedirettore del Tuttosport, (quando Minà ne era direttore) ha scritto anche un nuovo libro: “Ragazzi questo è il calcio”, ed. Gallucci, che fa parte di una serie di racconti dedicati proprio ai minori sullo sport più amato dagli italiani: “Sono libri che poi vado a presentare nelle scuole per aiutare i giovani a riprendere in mano quello che è stato il calcio alle origini, quando alla domenica si andava tutti allo stadio a tifare e sfottere l’avversario, ma senza cattiveria e violenza. Ho sempre ritenuto il calcio un recupero dell’infanzia”. Lei oggi porta volentieri suo figlio allo stadio? “Sinceramente no”.
Pastorin sta collaborando con la Provincia di Torino, Maurizio Laudi, ex giudice sportivo e Massimo Mauro per portare avanti un programma di sensibilizzazione neullo sport che dovrebbe diventare materia di dibattito nelle scuole.
Venendo al Toro, si aspettava di trovarlo nuovamente nei bassifondi della classifica?
Sinceramente no perché ha una squadra di valore. Per me uscirà da questo momento, anche se la classifica attuale desta un po’ di preoccupazione.
Sotto accusa c’è De Biasi, tutta colpa sua?
L’allenatore come unico capro espiatorio mi ha sempre dato fastidio. Quando le cose vanno male non è mai colpa di una sola persona, ma di più componenti, errori dei giocatori, dei dirigenti, troppi infortunati, qualcuno non in forma. Tuttavia non credo mai nello spogliatoio contro, non esiste che un giocatore giochi contro se stesso.
Pastorin poi aggiunge...
Sapete chi ho incontrato a Firenze recentemente? Leo Junior, una persona straordinaria che ha ancora il Toro nel cuore. Al posto di Cairo lo prenderei al volo, lui verrebbe di corsa al Torino, farebbe qualsiasi cosa pur di tornare a lavorare per i colori granata.
Cairo però, un po’ come Della Valle, non sembra convinto di far rientrare gli ex in società.
Per carità, bisogna sempre rispettare le idee dei presidenti, però l’apporto di Junior sarebbe importante. E' vero, ha poca esperienza come allenatore, quella più importante al Corinthians, ma è talmente grande che sarebbe abile in ogni ruolo”.
Lei è stato anche dirigente delle pay per view, da Stream fino a Sky, cosa pensa di questa aliquota dell’Iva del 20%?
Più che un fattore finanziario è politico. A parte gli aumenti per gli utenti, a rischiare sono i soliti precari che si troveranno senza un posto di lavoro e non verranno più assunti.