Palermo-Torino, strani errori
Toro e arbitri, la storia infinita, che purtroppo continua sempre a stupire in modo negativo, ed in senso unidirezionale, sempre a scapito dei granata, per essere precisi.
C’è chi crede alle fate, chi pensa esistano gli gnomi, chi spergiura di aver visto il bigfoot, chi assicura che alla fine gli errori arbitrali si compensino, chi ritiene che la classe arbitrale italiana sia l’elite mondiale assoluta dell’universo arbitrale. Personalmente penso che non sono giustificabili tre errori grossolani, nelle ultime quattro partite, tutti a scapito dei granata, con sempre gli stessi protagonisti, l’arbitro e il giudice di porta. Questi errori hanno un peso specifico sul campionato del Toro, che ha perso dai 4 ai 6 punti, per errori non propri, vale a dire, non commessi da Ventura, da Cairo o dai giocatori stessi. Ovvio che con 4\6 punti in più il Toro non solo sarebbe quinto in classifica in solitaria, ma con altri 9 punti nelle prossime partite avrebbe l’Europa garantita.
Non sarebbe quindi costretto a sperare nelle disgrazie altrui, ma piuttosto rimarrebbe concentrato sui punti da fare per conquistare l’Europa.
Dopo il rigore subito contro la Roma, che definire generoso è poco, arbitro Irrati con Mazzoleni giudice di porta, nella partita seguente, quello totalmente inventato contro il Sassuolo, arbitro Calvarese, l’errore è tutto suo, con il giudice di porta che non intervine per correggere un errore madornale, poi il derby, e subito dopo il Palermo, dove è annullato un gol regolarissimo a Maxi Lopez, e non s’intuisce l’ombra di un fallo, arbitro Gervasoni, lo stesso di Samp-Toro che suscitò polemiche a non finire, addizionale Ghersini.
Insomma, sbagliano gli arbitri, paga il Toro.
Ventura ai microfoni di Rai Sport è apparso piuttosto rammaricato : “…il secondo gol di Maxi Lopez era molto difficile da annullare. Però noi accettiamo tutto……sperando che ci sia più attenzione”.
Commento estrapolato da un discorso leggermente più lungo, che però, a mio parere, conferma, l’amarezza del tecnico per questa, e forse, anche per altre decisioni che hanno realmente penalizzato la classifica dei granata. In realtà c’è poco da fare, resta però franca l’impressione, che sbagliare contro il Toro abbia un peso politico minore rispetto a sbagliare contro quello, o contro questo. La mediocrità della classe arbitrale italiana non può essere l’unica scusante, tra l’altro dovrebbe essere un’aggravante, poiché sono dei professionisti ben pagati, personalmente penso, che in serie A dovrebbero arbitrare i migliori, e che serve una maggiore trasparenza sul giudizio dato da chi deve giudicarli, partita dopo partita, promuoverli e fargli fare carriera.
A mio parere dovrebbero essere pubblici i pareri espressi dal giudice di campo, cosi come dovrebbe essere pubblica la loro valutazione partita dopo partita, in modo che siano i numeri, la pura matematica a stabilire chi debba arbitrare nella massima serie, e chi è degno di rimanerci. I migliori continueranno ad arbitrare ed essere pagati come arbitri di massima serie, gli altri, come avviene per le squadre che sbagliano la stagione, retrocedono. Questo nulla toglie alla possibilità di sbagliare, che appartiene all’essere umano e quindi anche all’arbitro, con l’unica differenza che chi più sbaglia meno arbitra. Adesso non è cosi, si viene promossi di categoria grazie a valutazioni, che possono essere anche corrette, non lo escludo, più o meno segrete, o segregate quasi fossero vitali per la sicurezza nazionale. Ovviamente ritengo inutile la figura del designatore, se abbiamo 20\30 arbitri adatti per la serie A, ottimi arbitri, sempre a sentire il designatore, non vedo perché si debba scegliere chi mandare ad arbitrare quella partita, e non questa, più corretto sarebbe il sorteggio integrale.
Quanto alla corsa per l’Europa degli uomini di Ventura nulla è perduto, mancano cinque partite, poi succeda quello che deve succedere. L’importante è che se proprio si devono fare strani errori, siano gli uomini di Ventura a farli.