Mega Toro, e non è finita

21.09.2015 11:52 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata
Mega Toro, e non è finita
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

È un Toro da paura, che per 45 minuti annichilisce la Sampdoria di Walter Zenga, lasciando agli ospiti il nulla assoluto. Un Toro che poteva chiudere il primo tempo con quattro gol di vantaggio, contro una squadra che ha giocatori di qualità e due attaccanti di primissimo livello. Compagine, quella doriana, che dopo l’eliminazione patita ai preliminari di Euroleague, ha dimostrato di essere una delle migliori di quest’inizio di campionato, dal punto di vista fisico e tattico. Ma, questo Toro, ed è cosa di non poco conto, ha ancora ampi margini di miglioramento, basti pensare a giocatori come Zappacosta, uno dei migliori giovani nel suo ruolo, a Maxi Lopez, che ancora non è il giocatore della passata stagione, allo stesso Belotti, che deve necessariamente crescere nell’intesa con Quagliarella, ed ancora allo stesso Baselli, che ci ha fatto vedere qualcosa delle sue potenzialità, ma che può essere la colonna portante del centrocampo granata. Discorso analogo può essere fatto per Obi, Acquah, grande prestazione la sua ieri, Martinez, Ichazo, G. Silva, Benassi e Jansson. Insomma un ottimo Toro in corso d’opera, con tanti giovani che con la cura Ventura possono solo crescere, anche perché il materiale umano sembra essere ottimo.

Tornando alla partita contro la Samp, ed in particolare facendo riferimento alla prima frazione, è da tanto tempo che non vedevo una squadra, e non dico il Toro, dominare la partita in questo modo. E, per dominare intendo, non solo il gioco sviluppato, ovviamente, ma altri parametri come consapevolezza, attenzione ai dettagli, sicurezza dei propri mezzi, movimenti della squadra, inserimento di centrocampisti e difensori, solidità difensiva. Tutto questo giocando semplicemente a calcio. Una vera e propria prova di forza, segnali importanti per Ventura e per gli stessi giocatori. Quanto alla ripresa, il Toro ha fatto quello che fanno le grandi squadre, ha sofferto il meno possibile, mantenendo le distanze giuste tra i reparti, concedendo quello che si deve legittimamente concedere ad una squadra che deve recuperare il risultato, e, che, a parere mio, sa giocare anche un calcio propositivo. La migliore risposta possibile dopo il brutto primo tempo di Verona, con Ventura che aveva parlato di peccato di presunzione.

Quanto ai singoli, straripante Peres, che cresce anche a livello difensivo, importante la prestazione di Acquah, che non avrà i piedi vellutati di Maradona, ma ha un cuore immenso, praticamente impeccabile il trio difensivo, Glik, Moretti e Bovo, non una sola sbavatura in 90 minuti, ampiamente positiva la prestazione di Quagliarella, Molinaro, Vives, e Padelli. Tanto lavoro in copertura per Baselli, che però si è visto poco in fase di impostazione, discreta anche la prestazione di Belotti, che, come ho già detto, deve necessariamente prevedere un periodo di crescita per affinare la sua intesa con Quagliarella. Quanto a Ventura, sapete tutti come la penso, se il Toro ha un gioco, il merito principale è di questo signore, che ovviamente non è infallibile, che avrà fatto anche alcuni errori, ma, che ha il merito di saper prima di tutto costruire un gruppo, poi, dargli anche gioco ed obiettivi.

Ora la trasferta di Verona contro il Chievo, partita importantissima per i granata, che possono consolidare la posizione in classifica, e fare un passo avanti nel processo di crescita. Posizione in classifica meritatissima, anzi, forse ci manca qualcosa a livello di punti, e processo di crescita che deve necessariamente coinvolgere altri protagonisti. Non sarà una partita facile, questo è assodato, ma, questo sembra il momento giusto e la trasferta giusta, contro un avversario che ha fatto un ottimo inizio di campionato, per dimostrare che questo Toro può puntare molto in alto.