Maspero: "Il Torino può fare male alla Juve"
E' diventato l'uomo derby della storia moderna del Torino, la "buca" di Maspero potrebbe dare il titolo ad un film o ad una canzone, anche se la carriera in granata del centrocampista di Lodi, classe '70, dal '99 al 2003 in granata, non si deve fermare solo a quell'episodio.
Che cosa fa Maspero in questo momento?
"Sono ancora un giocatore, adesso mi voglio divertire e gioco tra i dilettanti di una squadra di Lodi, poi alleno i bambini. Mi piace ancora stare sul campo e gioire. Il calcio rimane la mia vita. Non ho ancora deciso cosa farò dopo, ora vivo alla giornata, poi un giorno mi siederò attorno ad un tavolo e prenderò una decisione.
Le piacerebbe tornare al Toro?
"Sarebbe bello e gratificante tornarvi, magari nel settorer giovanile. Quando iniziai la carriera professionistica il settore giovanile del Torino era famoso ed il migliore che ci fosse in Italia. Tornare ora ad avere un vivaio importante, aiuterebbe anche la prima squadra".
Lei visse il periodo difficile di Cimminelli, quanto è cambiato ora il Torino con Cairo?
"Questa è ancora una fase di ricostruzione, per poi tornare al vertice. Direi che Cairo ci sta mettendo impegno, soldi e costanza. Al presidente non si può contestare nulla. Ha fatto degli errori, come tutti, ma Cairo è un ottimo punto di partenza per far tornare grandi i granata".
Martedì c'è stato lo sfogo di Mourinho, cosa ne pensa?
"Il tecnico portoghese ha vinto molto, tale da meritarsi sempre la massima attenzione, ma noi abbiamo tecnici del calibro do Trapattoni, Capello e altri che non hanno nulla da invidiare a Mourinho, che lavorano con schiettezza. Mi ha dato fastidio quello che ha detto, è un personaggio che crede di essere molto furbo e vuole sempre attirare l'interesse su di sè.
Ora veniamo a quel fatidico derby del 3-3 con errore finale dal dischetto di Salas.
"Eravamo sotto di tre gol, subiti in poco tempo e sembrava tutto perso. Negli spogliatoi Camolese ha fatto i giusti cambi, con Asta che ha fatto da gran trascinatore. Raggiunto incredibilmente il 3-3, a pochi minuti dalla fine l'arbitro fischiò un rigore per loro. A quel punto, non sapendo più cosa fare mi sono inventato di distruggere il dischetto del rigore. Salas si è accorto che da lì non poteva calciare normalmente, per cui ha tirato di collo e la palla si è impennata andando in curva".
Il rigore in definitiva c'era o no?
"Poteva starci come no. A parti invertite a noi non l'avrebbe fischiato. Un esempio attuale: il fallo di domenica su Balotelli fosse stato compiuto all'Olimpico di Roma non sarebbe stato fischiato".
Lei cosa pensa degli arbitri?
"Che quelli italiani sono i migliori. Intanto devono decidere in una frazione minima di tempo e non è facile. Però i nostri arbitri quando nel grande stadio soffrono di sudditanza psicologica, come spesso si dice".
Cosa si aspetta dal Toro sabato sera?
"Una partita decisa, bisogna attaccare, fargli subito male, perchè la Juve sarà distratta dall'impegno di Champions, che si sente a pochi giorni dalla sfida più importante della stagione. Bisogna giocare in avanti più che si può. Se i difensori granata si fanno vedere decisi, ovviamente con la giusta correttezza, magari qualche campione può tirare indietro la gamba per paura di farsi male. Punterei molto su Rosina affiancato ai due attaccanti. La Juve gioca alto e da un momento all'altro può sempre fare male, rimane temibile con giocatori che fanno la differenza".
Pronostico?
"Sento una buona tensione tra i granata, ardirei pensare che forse è la volta buona...".
Conosce qualcuno dei giocatori dell'attuale rosa granata?
"Corini, eravamo insieme nella Under 21 e anche a militare. Natali, Stellone e Diana li ho incrociati da avversari".
Il Toro si salverà?
"Deve salvarsi, ora ha continuità di risultati e una buona rosa, superiore a quella dei diretti concorrenti. Il pari può servire in alcune occasioni, ma ogni tanto occorre qualche vittoria".