Favini: "Bianchi si è costruito con la sua volontà"

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Mino Favini è un guru del settore giovanile, da sempre responsabile di quello eccellente dell'Atalanta. Favini conosce molto bene Rolando Bianchi, fin da piccolo, così racconta a Torinogranata un Rolandinho inedito.

Bianchi lo ha cresciuto anche lei, ci racconta come è?
Un ragazzo veramente d'oro, è diventato un calciatore proprio grazie alla sua volontà e tenacia.

Aveva qualche limite?
Sì, aveva qualche limite tecnico e per questo devo dire che, grazie alla sua volontà, è diventato il calciatore importante che è oggi. Era il primo ad arrivare agli allenamenti e si metteva davanti al muro a fare palleggi, per migliorare la sensibilità del suo piede. Ha sempre ascoltato gli insegnamenti di tutti con grande umiltà e disposizione al dialogo.

Un giocatore legato ai valori umani?
Direi di sì, un ragazzo che si faceva voler bene.

Si vede anche dal fatto che è rimasto al Toro rinunciando a qualche chiamata delle big?
Ho parlato con lui e ho visto una grande volontà e attaccamento a questa maglia. Non dimentichiamoci che anche il Torino è una società gloriosa. Rolando si è sempre sentito coinvolto ed è diventato un grande capitano. Si è sempre sentito parte importante della squadra e anche ora sta facendo di tutto per fare uscire il Torino da un momento non positivo.

Un vero e proprio leader?
Direi di sì, adesso lo è diventato. Ma, ripeto, è sempre stato un ragazzo umile per natura.

Cosa pensa dell' episodio con Lerda?
Sono rimasto molto sorpreso, non è un atteggiamento di Rolando. Una reazione non da lui. Si vede che questa panchina l' aveva veramente sofferta, ma non è giustificabile. Inoltre è il frutto del nervosismo di un momento negativo che sta attraversando il Toro. Lo ripeto, lui sente molto questa maglia.

Forse può avere sbagliato anche l'allenatore nel comunicarglielo ?
Questo non lo so e non so nemmeno come sia andata. Ma Rolando deve essere anche maturo nell'accettare decisioni contrastanti.

Bianchi in cosa deve migliorare?
Sta entrando nel pieno della maturità e credo che via via potrà ancora perfezionarsi. Lui è micidiale in area di rigore, soprattutto il colpo di testa è la sua qualità migliore.

Torino-Atalanta potrà essere per lui una partita normale?
Direi di no, lui è molto legato alla maglia del Torino, ma anche all'Atalanta dove è cresciuto.

Che partita sarà?
Una gara determinate ed importante per entrambe le squadre, che vorranno fare bene e soprattutto ottenere punti per la serie A.

Si aspettava un Torino non nelle prime posizioni di classifica?
Direi che sono stato molto sorpreso, pensavo potesse essere più in alto in classifica. Qualche partita gli è girata male, hanno giocato anche bene, ma i risultati non sono arrivati.