ESCLUSIVA TG – V. D’Amico: “Da Lazio e Torino mi aspetto una bella partita e dei gol”

10.12.2017 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
ESCLUSIVA TG – V. D’Amico: “Da Lazio e Torino mi aspetto una bella partita e dei gol”
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Vincenzo D’Amico è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. D’Amico, calcisticamente è cresciuto nelle giovanili della Lazio poi è passato in prima squadra nella quale ha militato dal 1972 al 1986, con una parentesi nel Torino nella stagione ‘80-‘81, attualmente è opinionista delle trasmissioni sul calcio della Rai. Con lui abbiamo parlato della sfida di domani sera fra le sue due ex squadre.

I tanti pareggi del Torino e la difficoltà a segnare pur creando occasioni da gol, secondo lei a che cosa sono dovuti?

“A Belotti che non realizza la fantastica striscia di reti che riusciva a fare lo scorso anno, ma questo non è imputabile a lui  perché evidentemente l'infortunio, che lo ha tenuto fuori quasi un mese, non è stato ancora del tutto superato nel senso che non ha ancora ritrovato una forma fisica brillante. In più il Torino ha lui come bomber di razza poiché gli altri giocatori offensivi non sono propriamente dei goleador. Iago Falque e Ljajic segnano qualche gol, ma non sono i classici attaccanti che ne fanno in numero sufficiente per permettere alla squadra di vincere tante partite per centrare gli obiettivi. L'anno scorso Belotti segnava molto, mentre quest'anno meno e, infatti, il Torino fa più fatica a realizzare reti proprio perché Iago Falque, Ljajic e Niang non sono dei goleador, sono spalle di Belotti e quando viene a mancare lui per il Torino insorgono problemi. Come dicevo, le responsabilità sono dovute all'infortunio e a una condizione non ancora perfetta che faccia sì che Belotti sia quello dello scorso anno".

La Lazio sta andando bene sia in campionato sia in Europa League, si può dire che sia in linea con i suoi obiettivi?

"Direi che la Lazio in campionato ho avuto undici giornate ottime, infatti, ha perso malamente solo con il Napoli e nel derby e ha pareggiato con la Fiorentina per un rigore che c'era e non c'era, ma già nell'ultima giornata di campionato con la Sampdoria ha avuto quello che si po’ definire un risveglio vincendo una partita importante e delicata contro un'ottima squadra che gioca un buon calcio. Ultimamente sembrava aver accusato qualche difficoltà con Roma e Fiorentina però, poi, come ho detto, si è ripresa con la Sampdoria e, quindi, sembra essere ritornata sulla buona strada. In Europa League ha vinto il suo girone senza problemi ed ora è ai sedicesimi".

Che cosa si aspetta, quindi, domani sera da queste due squadre?

"Mi aspetto una bella partita e dei gol. Sarò un po' combattuto, però, i quindici anni che ho trascorso nella Lazio contro uno solo nel Toro mi fa preferire la Lazio, anche se il Toro mi è rimasto nel cuore. Dicevo che mi aspetto una bella partita perché sono due squadre che propongono calcio".

Secondo lei, quali sono le chiavi che possono sfruttare Mihajlovic e Inzaghi per vincere la partita?

"La Lazio ha il suo gioco: aspetta e riparte. Nelle ripartenze è fortissima e ha dei giocatori con delle caratteristiche particolari come Luis Alberto, Immobile, che si muove su tutto il fronte d'attacco, va bene sulle fasce con Lulic o Lukaku e Marusic  e può contare sugli inserimenti di Parolo e di Milinkovic-Savic. Queste sono le "armi" della Lazio. Il Toro ha un atteggiamento sempre abbastanza prudente, ma poi quando parte con Falque, Ljaijc, Niang e Belotti diventa pericoloso. Soprattutto se si accende Ljajic è un giocatore che può fare la differenza. Non credo che Niang sarà della partita perché negli ultimi giorni ha svolto allenamento differenziato, ma magari per lunedì sera sarà a disposizione".

Quali sono, a suo dire, i difetti di queste due squadre?

"Non saprei. La Lazio l'anno scorso aveva il difetto di non sapersi difendere, di avere giocatori difensivi non eccezionali, ma quest'anno li ha, quindi, non ha reali punti deboli da poter dire che il Torino colpendola lì può farle male. Stessa cosa vale per il Torino, che è una squadra che si è "mihajlovicizzata", Infatti, gioca con "cattiveria" e determinazione agonistica e in attacco ha tanti giocatori importanti. Belotti non si discute, forse lo si potrebbe discutere in questo momento, ma non per colpa sua. E Falque, Ljajic e Niang sono tutti i giocatori che tirano fuori il colpo quando meno lo si aspetta. Forse nell'ultimo periodo in qualche partita il Torino non ha avuto un atteggiamento abbastanza grintoso e i suoi giocatori migliori sono incappati in una partita no. Se gli avversari riescono a bloccare Falque, Ljajic, Belotti e Niang, dovesse giocare, farebbero già molto perché impedirebbero al Toro di essere pericoloso. I risultati del Torino dipendono molto dalla prestazione di questi giocatori, si può dire che il Toro sia un po' più legato al rendimento di alcuni giocatori che sono determinanti per il gioco".

Mihajlovic è messo in discussione, lo era già stato dopo le sconfitte con Roma e Fiorentina, e ora di nuovo per i troppi pareggi. Adesso ci saranno Lazio, Napoli e la Roma in Coppa Italia da affrontare, non proprio un momento facile per il mister?b>

"Indubbiamente le prossime tre partite saranno importanti perché il Torino affronterà tre delle prime cinque squadre in classifica, il compito, quindi, è arduo. Io, però, non mettere in discussione Mihajlovic, al di là del fatto che è una persona alla quale voglio molto bene e mi dispiace vedere che non ottiene i risultati che vorrebbe, ma è uno che sa dare un'impronta alle sue squadre. Vorrei proprio sapere che cosa dovrebbe fare di più Mihajlovic di quello che sta già facendo per il Torino?".