ESCLUSIVA TG-Simone Lorini (ParmaLive): "Toro-Parma partita impronosticabile dopo lo stop. Attenzione a Gervinho e Karamoh"
Sabato il Torino tornerà in campo per la prima volta dopo lo stop per l'emergenza Coronavirus, e lo farà per recuperare il match contro il Parma. Per presentare la sfida con i ducali, la redazione di TorinoGranata.it ha intervistato Simone Lorini, direttore di ParmaLive e grande conoscitore della squadra ducale, che ci ha presentato la sfida di sabato.
Simone, a fine febbraio, quando la partita è stata rimandata, il Parma era in un buon momento, mentre il Toro in crisi profonda. Credi che lo stop abbia potuto cambiare le cose?
"Penso che la pausa abbia rimescolato le carte, ci saranno squadre più avanti nella preparazione di altre, come dimostrato ad esempio dalla Juventus nel primo tempo della semifinale di Coppa Italia contro il Milan. La condizione fisica sarà fondamentale, ci sono giocatori, per restare nel Parma, come ad esempio Gervinho, che per la struttura fisica dovrebbero entrare in condizione più velocemente rispetto a giocatori come Kucka. Ma rispetto a tre mesi fa potrebbe essere cambiato tutto".
Il Parma sembra ormai salvo, e potrebbe ancora ambire ad un posto in Europa. Come pensi che affronterà questo finale di stagione la squadra di D'Aversa?
"Il Parma è una squadra fisicamente molto strutturata, molti giocatori avranno bisogno di qualche partita per ritrovare la forma migliore. D'Aversa nelle conferenze stampa ha segnalato un Kulusevski in grande forma, e il suo apporto potrebbe essere importantissimo. Il Parma non dovrà dare nulla per scontato, nemmeno pensare di essere già salvo, perchè credo che sostanzialmente partirà un campionato nuovo, la classifica e corta e basta una serie di risultati negativi per tornare nella zona più calda della classifica, mentre dal canto suo il Toro con un filotto di vittorie potrebbe risollevarsi. Se una squadra azzecca la preparazione e infila una serie di vittorie potrebbe svoltare la stagione"
Parlando proprio del Toro, credi che la sosta possa avere aiutato la squadra di Longo vista la crisi profonda che stava attraversando nei primi mesi dell'anno?
"Sicuramente il Toro ha potuto trarre giovamento dalla sosta, ha avuto 3 mesi per ricaricare le pile e per provare nuovi assetti tattici in vista della ripartenza. Tuttavia penso che sia veramente difficilissimo fare un pronostico in vista della partita di sabato, perchè appunto la condizione nella quale si ripresenteranno le squadre è una grossa incognita".
Dall'esterno che impressione ti sei fatto delle voci su un possibile cambio in panchina granata in vista della prossima stagione, dopo l'arrivo di Vagnati come ds? Pensi che il pronostico possa pendere da una delle due parti?
"Tra le varie voci penso che quella di Semplici possa essere quella più intrigante, visto anche l'arrivo di Vagnati. Penso che per il Toro, se dovesse decidere di cambiare, Semplici potrebbe essere la soluzione migliore, visto anche il grande lavoro svolto a Ferrara in questi anni. Se però Longo riuscirà ad inanellare una serie di buoni risultati, a rilanciare alcuni giocatori in difficoltà come Verdi e Zaza, ed a lanciare giovani prospetti come Edera e Millico, penso possa anche riuscire a guadagnarsi la riconferma".
Tornando alla sfida di sabato, chi sono i giocatori che possono fare la differenza da una parte e dall'altra?
"E' difficile ipotizzare le formazioni e quali scelte faranno gli allenatori, ma per il Parma farei i nomi di Gervinho e Karamoh, visto che sono due giocatori che come dicevo prima possono entrare in forma più rapidamente, e potrebbero essere letali in contropiede. Nel Torino temo molto Berenguer, che è un giocatore che personalmente apprezzo molto. Belotti invece non sono ancora riuscito ad inquadrarlo, visto il rendimento altalenante di queste stagioni, ma certamente è un giocatore che può essere decisivo ed al quale il Parma dovrà fare molta attenzione".