ESCLUSIVA TG – Maspero: “Fra Torino e Fiorentina chi avrà più benzina e adotterà misure tattiche che faranno la differenza vincerà”

17.05.2023 11:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Riccardo Maspero
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Riccardo Maspero
© foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com

Riccardo Maspero è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Maspero ha indossato la maglia granata dal 2000 al 2003 e anche quella della Fiorentina nella stagione 2003-2004, attualmente è l’allenatore del Fanfulla. Con lui abbiamo parlato della partita, che è scontro diretto per l’8° posto, di domenica fra granata e viola.

Il Torino all’andata ha battuto la Fiorentina, ora sono a pari punti insieme al Monza a tre giornate dalla fine del campionato e si contendono l’8° posto, però la Viola domani giocherà la semifinale di ritorno di Conference League con il Basilea dovendo rimontare l’1 a 2, domenica se la vedrà con i granata e poi mercoledì disputerà la finale di Coppa Italia con l’Inter e la vincente accederà all’Europa League. Il Torino può approfittare di questa situazione?
“Il Toro può approfittarne sicuramente e deve farlo. Sono due squadre che arrivano a questa partita in pompa magna perché stanno facendo molto bene ultimamente e hanno le carte in regola per giocarsi l’8° posto fino alla fine.  Analizzando a bocce ferme, il Torino è più sereno nel programmare la partita, mentre invece la Fiorentina ha il pensiero della semifinale di Conference e della finale di Coppa Italia, però ciò che non bisogna trascurare è il fatto che se le cose dovessero andare bene il morale va alla stelle e sicuramente l’autostima  accrescerebbe ancora di più. Comunque a questo punto della stagione valgono le motivazioni intrinseche in ogni squadra e di conseguenza entrambe avranno le loro e chi avrà più benzina vincerà”.

Il Torino con il Verona ha vinto, ma ha sprecato tante palle gol …
“Sì, ma il gioco del Toro è dispendioso ed è chiaro che poi sotto porta si dovrebbe essere più lucidi per riuscire a fare gol. Servirebbe essere più sereni in modo da vincere la partita in tranquillità, però diciamo che anche il Verona si giocava una fetta importante del campionato, la salvezza. Di conseguenza non è stata una partita facile, ma è stata bella e con temi tattici importanti perché il vedere l’uomo contro uomo a tutto campo è anomalo, però anche bello non solo da vedere, ma anche da studiare”.

Juric e Italiano come se la possono giocare in campo questa partita?
“Se la devono giocare con le proprie armi. Italiano con il suo gioco e le idee che ha dato alla squadra e la qualità tecnica dei calciatori che ha. Juric altrettanto, anche se il suo gioco e le sue idee sono totalmente diverse. Ognuno preparerà la propria partita in funzione di ciò che vede attraverso lo studio della squadra avversaria”.

Si aspetta una gara tipo a scacchi dove ogni allenatore aspetta la mossa sbaglia dell’avversario oppure una partita differente?
“Non credo, se la giocheranno perché non hanno niente da perdere e tutto da guadagnare: l’8° posto. Ognuno vorrà mettere in campo le proprie armi e qualità poi non è detto che questo basterà per vincere, però  se la giocheranno sfruttando le proprie idee e i propri concetti”.

Sarà più importante segnare o non subire gol? Chi segnerà per primo vincerà?
“Sono sempre dell’idea che è più importante segnare: si deve cominciare a fare gol così l’avversario poi deve rimontare e nel caso toccherà di nuovo a me segnare per riportami in vantaggio. A calcio per vincere bisogna fare gol perché se nessuno segna finisce zero a zero e con trentotto pareggi si ha una media da retrocessione. Si deve giocare per fare gol perché se lo si fa vuole dire che la propria squadra ha idee e concetti offensivi che possono permettere di migliorare il valore qualitativo della rosa”.

Qual è il giocatore della Fiorentina che può risultare più ostico per il Torino?
“Bonaventura, secondo me, è un giocatore fantastico, ma non giocherà perché squalificato e la Fiorentina sta recuperando Castrovilli che in un contesto dove l’aspetto tattico fa la differenza e dove tutti sono attenti è un giocatore che può spostare gli equilibri a vantaggio della propria squadra”.

Chi vede meglio nel Torino in questo periodo?
“Nel Torino vedo sempre il collettivo perché il gioco di Juric è talmente particolare che non mette mai il singolo in evidenza, ma il collettivo. Il difensore Buongiorno che con il Verona andava ad attaccare e costringeva l’attaccante Djuric a difendere perché partiva in contropiede è stata un’arma importante. Alle volte il giocatore che si reputa meno importante può essere quello che alla fine fa la differenza”.

Un conto è sganciare Buongiorno contro il Verona e tutt’altro sarebbe farlo con la Fiorentina oppure no?
“Non credo perché alla fine sono situazioni tattiche che fanno la differenza ed è questo che, secondo me, sposterà gli equilibri. A livello tattico la differenza la farà l’andare ad attaccare spostando quelle che potranno essere le marcature di ogni giocatore nel proprio settore”.

A proposito degli attaccanti del Torino, Sanabria ha una lesione focale del lungo adduttore sinistro e difficilmente potrà giocare domenica e Pellegri deve gestirsi. Come Juric può sopperire all’assenza di Sanabria?
“Pellegri di sicuro giocherà e se avesse bisogno di un cambio, secondo me, Karamoh è il giocatore più adatto ad agre da punta”.

Ma così ci sarebbe ancora un trequartista, o esterno d’attacco che dir si voglia, in meno tenuto conto anche dell’assenza di Radonjic e che Miranchuk ha il mignolo del piede rotto.
“Vero, ma è per questo che alla fine il Torino fatica a raggiungere obiettivi e posizioni di classifica importanti perché se non si ha la rosa lunga e appropriata nei momenti topici della stagione quando succedono infortuni la cosiddetta coperta è corta”.

Un pronostico?
“Che vinca il migliore perché sono due squadre fantastiche, le tifoserie sono stupende e i due allenatori propongono un calcio diverso, ma bello da vedere e da studiare”.

Parlando di lei, ha condotto il Fanfulla alla salvezza. La prossima stagione rimane o allenerà altrove?
“Vediamo, la società risolverà le proprie problematiche e poi si vedrà cosa può succedere. Rimango alla finestra”.