ESCLUSIVA TG – Maspero: “Ce la possiamo fare con il Parma e per l’Europa League”
Riccardo Maspero è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Maspero ha indossato la maglia granata dal 1999 al 2003, attualmente è l’allenatore del Ciliverghe Mazzano con il quale ha appena vinto il campionato di Eccellenza, portando al primo tentativo la squadra lombarda in serie D. Con lui abbiamo parlato del Torino e della sfida con il Parma.
Centottanta minuti separano il Torino dall’Europa League, primo ostacolo da superare il Parma.
“Ce la possiamo fare”.
Lei non ha dubbi, su cosa basa questa certezza?
“A due giornate dalla fine, con questa classifica, con i giocatori che hanno entusiasmo a mille e una massima serenità si deve sfruttare il momento per cercare di portare a casa quello che è diventato un obiettivo assolutamente insperato a inizio stagione, ma che adesso il Torino può centrare. Per cui con la massima serenità e tantissimo entusiasmo si deve scendere in campo e giocarsela perché non c’è nulla da perdere”.
Però tra i tifosi aleggia il timore che le voci su Immobile al Borussia Dortmund distraggano la squadra e il giocatore ed eventuali decisioni arbitrali sfavorevoli finiscano per dare una mano al Milan. Preoccupazioni infondate?
“Immobile deve giocare bene perché arrivato a questo punto ha in ballo una chance importante di giocare da titolare al Mondiale e per sfruttare questa opportunità fino in fondo deve fare benissimo con il Torino. Per quel che riguarda eventuali errori arbitrali che finiscano per favorire qualche altra squadra e in particolare il Milan penso che i rossoneri siano messi abbastanza male, ci sono divergenze fra l’allenatore e la società, i giocatori di mezza squadra sembra che vadano via a fine stagione quindi il Milan può farsi male da solo. Per il Torino non è il Milan il problema, ma può esserlo il Parma o forse il Verona anche se ieri ha pareggiato con l’Udinese, meno la Lazio che ha perso con l’Inter. E per quel che riguarda gli arbitri non possono sbagliare, perché adesso come adesso c’è voglia di dare un’immagine diversa del calcio e fare vedere che tutto è cambiato, anche se qualcosa non è cambiato, però si vuole fare vedere che c’è pulizia per cui non credo che ci si debba attaccare a questi particolari, non ne vale la pena. Bisogna pensare a vincere e ad aver fiducia nella squadra e sostenerla”.
Quindi Ventura ha potuto preparare al meglio la partita magari facendo particolare affidamento a giocatori di punta come Immobile, Cerci e Darmian?
“Sì, i giocatori hanno disputato un campionato positivo e si trovano in una situazione che mai avrebbero pensato di vivere con il Torino, per ciò è arrivato il momento che ognuno con le sue motivazioni si giochi le proprie chance chi per la riconferma, chi per il Mondiale, chi per la prossima stagione, sono tante le situazioni personali che spingono tutti a fare una buona partita”.
Il Parma ha lo stesso valore nelle individualità e nel collettivo come nel gioco del Torino, in che modo potrebbe dare fastidio ai granata in campo?
“Per come la vedo io sarà una partita aperta, bella ed entrambe giocheranno per vincere e potrebbero esserci tanti gol perché il pareggio non serve a nessuno, conta solo fare risultato pieno. In campo ci saranno giocatori di classe e qualità quindi speriamo che lo spettacolo abbia il sopravvento e che la gente si diverta, i presupposti ci sono tutti per conciliare una bella giornata di sport con la vittoria della propria squadra”.
Lo stadio sarà pieno e i tifosi del Toro saranno veramente il dodicesimo uomo, un motivo in più perché in campo si dia il centodieci per cento poiché in gare di questo tipo non basta dare il cento per cento?
“Certo, mai come in quest’occasione sarà una partita bellissima da giocare con il proprio pubblico che non aspetta altro di vedere questi ragazzi che hanno disputato un campionato fantastico e di dargli il sostegno fino alla fine, la Maratona lo ha sempre fatto e anche tutto il resto del pubblico non farà mancare il proprio supporto in modo da spingere la squadra alla conquista dei tre punti e dell’Europa League”.
Cambiando un po’ argomento, complimenti per la vittoria del campionato con Ciliverghe Mazzano. Da allenatore sta compiendo un percorso che tappa dopo tappa la sta facendo risalire di categoria, l’obiettivo futuro è quello di arrivare ad allenare il Torino?
“Grazie, bisogna sempre puntare in alto e la speranza è quella che prima o poi io possa diventare l’allenatore del Toro. Rispetto a giocare diverso è allenare, ma lo sto facendo con grande entusiasmo e al primo anno ho centrato l’obiettivo di far salire di categoria la squadra e mi auguro che qualcuno si ricordi di me per le idee che ho sempre avuto e che voglia venirmi a vedere e mi possa apprezzare per come lavoro da allenatore”.
La prossima stagione allenerà in serie D il Ciliverghe Mazzano oppure ha già delle altre proposte?
“La serie D il prossimo anno sarà un buon campionato perché avendo abolito la Lega Pro Due la D diventerà sicuramente un torneo di livello. Io sono un professionista e sto alla finestra e vedo, tutto è lecito. In ogni caso a Ciliverghe ci sono i presupposti per fare bene e per affrontare la serie D con interesse e disponendo di qualità”.