ESCLUSIVA TG – Graziani: “Falque, Belotti e Zaza io li farei sempre giocare insieme, ma Mazzarri no”
Francesco Graziani è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Graziani ha indossato la maglia granata dal 1973 al 1981e in seguito della Roma dall’81 all’83, terminata l’attività agonistica è diventato allenatore e attualmente è opinionista in trasmissioni sul calcio. Con lui abbiamo parlato della partita di domenica pomeriggio fra le sue ex squadre.
La Fiorentina ha risultati altalenanti, però, in casa fa meglio che in trasferta, il Torino qualche battuta d’arresto l’ha avuta, ma è un po’ più avanti nella corsa all’Europa League. Come vede la sfida diretta far queste due squadre?
“La Fiorentina è una squadra che in questo momento ha bisogno di riscattarsi e, quindi, cercherà di sfruttare al meglio il fattore campo perché è vero che quando gioca in casa fa sempre buone prestazioni, anche contro le grandi. Il Torino dopo la battuta d’arresto con il Bologna bisogna vedere come si presenterà a Firenze e che tipo di partita farà. Io presumo che tutte e due le squadre giocheranno per vincere, ma chiaramente il fattore campo può dare un piccolo vantaggio alla Fiorentina, anche se lieve. Se, però, la Fiorentina indovinerà la partita metterà in difficoltà il Torino, come in questi casi fa con chiunque”.
L’aveva fatto già in Coppa Italia e questo costò al Torino l’eliminazione.
“Esatto, quella era una partita secca, ma il Torino perdette in casa. Figuriamoci quindi cosa potrebbe accadere in una partita analoga al Franchi. Comunque sarà una partita difficile per tutte e due le squadre perché entrambe arrivano da una sconfitta. Come dicevo, succede spesso in Italia che il fattore campo dia una percentuale maggiore alla squadra che gioca in casa, ma devo dire che il Torino se giocherà come a fatto negli ultimi tempi, Bologna escluso, può portare a casa un risultato importante”.
Quali pregi ha il Torino e quali la Fiorentina?
“Il Torino quest’anno ha una difesa che fa la differenza, infatti, subisce pochi gol ed è una squadra di grande compattezza e gli avversari fanno fatica a metterla in difficoltà. La Fiorentina, invece, le cose più belle le fa vedere in avanti. Ha giocatori come Muriel, Chiesa e Simeone che, soprattutto in casa, è difficile contenerli e in generale fa bene la fase offensiva. Se dovessi individuare due punti di forza direi l’attacco della Fiorentina e la difesa del Toro”.
Non si sa se Chiesa giocherà. Questo potrebbe avvantaggiare un po’ il Torino?
“Non si conosce esattamente la condizione di Chiesa, ma qualcuno dice che è stato messo a riposo precauzionale e per domenica dovrebbe farcela”.
Secondo lei, granata e viola sono realmente competitivi nella lotta per l’Europa League?
“Il Torino in questo girone di ritorno ha ottenuto finora ottimi risultati e si è riproposto alla grande per l’obiettivo che si era prefissato: essere competitivo per arrivare in Europa. Addirittura prima della sconfitta con il Bologna aveva la possibilità di lottare per un posto in Champions. La sconfitta poi ha raffreddato un po’ gli animi, ma il Torino finalmente quest’anno fa il campionato che dovrebbe sempre fare e che lotterà fino alla fine per l’Europa League. La Fiorentina è un po’ indietro per questo traguardo essendo decima e le ultime vicissitudini l’hanno relegata in posizioni di secondo piano, ma se battesse il Torino potrebbe avere ancora qualche piccola speranza. Per il Toro, invece, una vittoria vorrebbe dire riguardare al futuro con grande ottimismo”.
Chi nel Torino può fare la differenza non solo con la Fiorentina, ma anche nel finale di campionato?
“Sia da una parte sia dall’altra ci sono giocatori molto decisivi, ma credo che la partita sarà decisa soprattutto in mezzo al campo e la squadra che riuscirà a prevalere sull’altra lì in mezzo potrebbe avere maggiori possibilità di vincere. Ma se dovessi indicare due che con una giocata possono cambiare le sorti della partita direi Belotti da una parte e Muriel dall’altra”.
In coppia con Belotti, meglio Iago Falque o Zaza?
“Io li farei giocare tutti e tre insieme, ma tanto Mazzarri non ci sente da quell’orecchio. Quando i giocatori sono bravi si deve farli giocare! Purtroppo Mazzarri per dare forza all’assetto tattico con il quale lui gioca ne tiene fuori uno. E’ un peccato. Non alleno il Torino, ma se lo allenassi li farei giocare insieme”.