ESCLUSIVA TG – Collovati: “Di due attaccanti il Torino ne ha bisogno come il pane”
Fulvio Collovati è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Collovati è Campione del Mondo avendo vinto il Mondiale nel 1982 e ha giocato con Milan, Inter, Udinese, Roma e Genoa. Con lui abbiamo parlato del momento che sta vivendo il Torino e dell’impegno della squadra granata questa sera in Europa League contro il Club Brugge.
Il Torino ha vinto tutte e quattro le gare europee giocate in casa questa stagione senza subire gol, mentre il Club Brugge ha vinto in tutte le partite in trasferta subendo una sola rete, ma la sconfitta dei granata con l’Hjk Helsinki è un campanello d’allarme o un incidente di percorso?
“E’ un incidente di percorso la sconfitta del Torino a Helsinki perché il cammino dei granata in Europa League è positivo e poi c’è da dire che il Torino è reduce dalla sconfitta casalinga in campionato con il Sassuolo per cui avrà sicuramente voglia di rivincita e di dimostrare che il momento negativo è da superare. E’ vero che il Torino ha qualche problema in fase offensiva e ha difficoltà ad esprimersi soprattutto in zona gol, però un conto è il nostro campionato un altro è l’Europa League. Ripeto, senza sottovalutare il Club Brugge penso che il Torino abbia la possibilità di emergere almeno in questa prima fase a gironi”.
Al Torino basterebbero due pareggi con Club Brugge e Copenhagen per passare il turno, se l’Helsinki non vincesse entrambe le sue partite, quindi è una possibilità concreta?
“Non lo metterei nemmeno in discussione, è chiaro che ogni partita è una storia a sé e che ogni avversario va affrontato con lo spirito giusto, però ci deve essere una rivalsa dopo dei passi falsi, io sono stato giocatore e so che cosa vuol dire venire da una sconfitta: subito dopo c’è la voglia di rifarsi. Il Torino sicuramente deve dimostrare di superare questo momento negativo soprattutto in campionato e devo dire che questa partita contro il Brugge capita proprio nel momento giusto. Non penso che il Torino avrà problemi a qualificarsi al turno successivo e si qualificherà, però deve dimostrare di saper migliorare anche dal punto dell’organizzazione del gioco e soprattutto in fase offensiva”.
L’aver perso le ultime tre partite e avere l’obbligo morale di disputare una gara convincente segnando e possibilmente anche vincendo quanto può pesare sulle spalle dei giocatori del Torino, che hanno patito i fischi ricevuti dai propri tifosi domenica per la sconfitta con il Sassuolo?
“Potrebbe pesare alla lunga, ma se nella prima mezz’ora il Torino dimostra di superare questo momento un po’ così poi dopo i tifosi andrebbero dalla sua parte. E’ chiaro che in sede di campagna acquisti qualche cosa è stato sottovalutato e la mancanza di un’alternativa alle punte … a Quagliarella … parliamoci chiaro: qualche cosa di sbagliato c’è stato. Bisogna essere obiettivi e forse qualche rinforzo è necessario, perché il Torino dopo l’Atalanta è la squadra che ha segnato meno gol in campionato e qualche significato c’è. Non lo devo scoprire io, ma vuol dire che ha difficoltà ad esprimersi in zona gol. Mi sembra un po’ poco avere il solo Quagliarella lì davanti ci vorrebbe un’alternativa che non sia Amauri. Una squadra come il Torino, considerando che disputa anche l’Europa League, deve avere tre-quattro punte e non può pensare di affrontare un’intera stagione solo con Quagliarella e Amauri. Forse qualche cosa è stato sbagliato, adesso ci sarà il mercato di gennaio e di due attaccanti il Torino ne ha bisogno come il pane. Detto ciò, in questo mese prima della sosta natalizia il Torino deve reagire e passare innanzitutto il turno in Europa e questa sarebbe una buona iniezione di fiducia e poi in campionato deve cominciare a fare punti, non può pensare di farsi invischiare nei bassifondi della classifica”.
Dover disputare dopo tre giorni il derby potrebbe deconcentrare la squadra di Ventura questa sera?
“Credo di no, perché il Torino in questo momento è nella condizione di dover pensare partita dopo partita e non può pensare che domenica ci sarà il derby e con il Brugge far giocare solo seconde linee. E’ vero che il derby è il derby però è una partita che fa storia a sé. L’occasione migliore che ha il Torino di uscire da questo momento è la non sottovalutazione della coppa perché l’Europa League dà prestigio internazionale, è l’occasione per una rivalsa e soprattutto è una vetrina internazionale che poche squadre hanno e poiché in questa stagione il Torino ha questa opportunità deve sfruttarla fino in fondo”.
Finora in Europa Ventura ha mandato in campo parecchi giocatori che in campionato non trovano molto spazio, in ottica passare il turno sarebbe meglio utilizzare i migliori giocatori a disposizione o continuare con il turnover?
“Poiché i risultati, a parte la sconfitta con l’Helsinki, sono stati positivi immagino che Ventura proseguirà per questa strada anche pensando a domenica e di conseguenza farà riposare qualche elemento effettuando un po’ di rotazione senza però, come dicevo prima, far giocare solo seconde linee. Ripeto, non penso che sia in discussione la qualificazione e bastando due pareggi per ottenerla farà giocare chi finora ha avuto meno spazio che poi è un po’ un classico delle nostre squadre, in particolare quando affrontano la prima parte delle competizioni internazionali. Il Torino ha pochi giocatori in avanti ed è giusto far giocare chi è stato utilizzato meno, come Amauri che in campionato gioca poco. Vorrei però sottolineare che nel mercato di gennaio il Torino necessita due nuovi attaccanti soprattutto in prospettiva futura”.
Secondo lei il Torino deve essere rinforzato solo in attacco o anche a centrocampo servono nuovi innesti?
“Ho detto per prima cosa che servono due attaccanti perché sono urgenti poiché l’attacco è il reparto più scoperto, ma anche a centrocampo secondo me la società interverrà. Il reparto che adesso dà maggiori garanzie è la difesa, ma centrocampo e attacco vanno rivisti e sono sicuro che la dirigenza stia già pensando a quei tre-quattro giocatori che servono”.