ESCLUSIVA TG – Branco: “Svegliati Toro e gioca con il coltello fra i denti con il Crotone”

04.03.2018 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
ESCLUSIVA TG – Branco: “Svegliati Toro e gioca con il coltello fra i denti con il Crotone”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Gianluca Branco è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Branco è un pugile già Campione Europeo dei Pesi Superleggeri e Welter ed è un grandissimo tifoso del Toro. Con lui abbiamo parlato del difficile momento della sua squadra del cuore.

I tifosi sono delusi e un po’ arrabbiati con la squadra perché hanno visto un atteggiamento troppo rinunciatario con la Juventus e con il Verona, anche lei non è soddisfatto?

“Sì e voglio proprio vedere cosa faranno oggi perché se non riusciamo a vincere neppure con il Crotone ci possiamo “ammazzare”. Non sono soddisfatto della squadra perché da quando si è fatto male Belotti siamo finiti. Non so, ma gli altri dieci più qualche riserva che cosa hanno fatto? E’ possibile che se si fa male un giocatore la squadra sia finita? Non vedo più voglia di vincere”.

Si è detto che i giocatori manchino di mordente, però, Mazzarri garantisce che si allenano bene, che analizzano gli errori per non rifarli più, ma in campo tutto questo lavoro non si vede. Lei da sportivo e da grande compatente come si spiega tutto ciò?

“Innanzitutto bisogna esserci con la testa perché ci si può allenare finché si vuole, ma se mentalmente non si è vincenti e non si va in campo per vincere e ci si accontenta tutto il lavoro che si fa in allenamento è inutile. Ma poi accontentarsi di che cosa? Che non siamo in zona retrocessione? Proprio non so”.

Mancano dodici partite alla fine del campionato e in palio ci sono trentasei punti, in teoria ancora l’obiettivo Europa non è sfumato seppur sia molto difficile da raggiungere. Quindi?

“Appunto trentasei punti sono tanti, tantissimi. Potevamo fare meglio, anzi, potevamo fare bene non eravamo e non siamo una squadretta che poteva solo salvarsi, ma che poteva e può lottare per questo obiettivo. Non si chiedeva di vincere il campionato, ma fare meglio di quanto fatto finora assolutamente si. E poi non riusciamo mai a vincere un derby! Non riusciamo a vincere un derby perché mentalmente non entrano in campo con la testa giusta”.

Come si trova la concentrazione giusta?

“La concentrazione è importantissima. La voglia di arrivare è la molla principale che fa raggiungere i risultati e poi tutti sappiamo che in Italia i calciatori si distraggono n po’ troppo e in campo non sempre ci stanno con la testa. Nel Toro ci sono troppi giocatori che non giocano per la maglia e questo non va bene”.

Quindi sono queste problematiche che hanno portato la squadra ad avere un andamento troppo altalenante?

“Secondo me, sì. L’allenatore dice che si allenano e nessuno lo mette in dubbio, però, in campo non abbiamo la mentalità che ha, ad esempio, la Juventus. Questo ci manca. Loro mentalmente sono dei campioni e vincono anche se si dice che siano fortunati, vero o meno vero che sia, però, vincono punto e basta. In campo vanno per vincere e giocano per la maglia e noi no”.

Detto da un tifoso del Toro è una bella tirata d’orecchie.

“Mi brucia tantissimo non riuscire a vincere un derby”.

Oggi prima di tutto che cosa si aspetta dal Torino?

“La squadra si deve svegliare e giocare con il coltello fra i denti. Bisogna tirare fuori gli attributi e vincere, anzi stra-vincere. Gli avversari vanno battuti, basta pareggi o peggio ancora sconfitte! Potevamo puntare più in alto, ma non ci siamo riusciti neppure quest’anno”.

Tornare in dietro non si può quindi per il prossimo campionato si aspetta qualche cosa di più a partire dalla campagna acquisti estiva?

“A livello di campagna acquisti quest’anno, per me, non eravamo messi male. Eravamo e siamo una bella squadra, c’è di peggio in giro. A volte si sono fatte partite fuori dal normale come quella con la Lazio e poi si è perso con squadre che non dovrebbero neppure giocare contro di noi. Non si può, è inaccettabile! I giocatori o giocano per la maglia e per vincere oppure … devono fare i professionisti”.

Quando si devono scegliere i giocatori sarebbe meglio allora selezionarli prima di tutto in base alle doti morali e al carattere?

“Esatto, proprio così. I giocatori possono essere talentuosi finché si vuole, ma prima di tutto devono essere da Toro. Se non sono così è meglio che vadano a giocare altrove”.

Cambiando argomento e parlando di lei, non è ancora intenzionato ad appendere i guantoni al chiodo vero?

“Non ho potuto difendere il titolo europeo perché mi sono fatto male a una spalla, ma adesso ho recuperato e sto aspettando di avere una chance. Sono un po’ grandicello per la boxe e sono il campione europeo più anziano della storia avendo vinto il titolo per la terza volta a quarantasette anni, prima di me non ci era riuscito nessuno. Vorrei un’altra chance mondiale dopo le due che ho già avuto e vediamo se me la daranno”.

La chance da dove potrebbe arrivare?

“Siamo lavorando oltreoceano in America e vediamo se mi daranno questa chance. Vorrei rientrare in Italia e poi appunto vedere se in America mi daranno questa chance ancora una volta”.