ESCLUSIVA TG – Bernardini: “Il Torino ha valori tecnici importanti. Lo Spezia ha duttilità tattica”
Fabio Bernardini è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Bernardini è giornalista de La Nazione di La Spezia. Con lui abbiamo parlato della partita di questo pomeriggio fra Torino e Spezia.
Ai fini della classifica Torino-Spezia è forse più importante per gli aquilotti.
“Sicuramente. Il Torino ormai il suo campionato lo ha sviluppato ampiamente, mentre lo Spezia con 33 punti non si può ancora dichiarare salvo, anzi la vittoria sorprendente della Salernitana a Udine ha un pochino riaperto i giochi in chiave salvezza. Quindi sicuramente lo Spezia qualche punto ancora lo dovrà fare, anche se 33 punti per la formazione di Thiago Motta sono un ottimo bottino in funzione in funzione anche delle difficoltà che ha dovuto affrontare”.
Quali sono i punti di forza della Salernitana che possono essere sfruttati per provare a conquistare punti con il Torino?
“Lo Spezia fondamentalmente è una squadra che si è sempre basata su punti cardine dai quali poi ne è derivato l’ottimo rendimento finora avuto e uno dei principali è l’aspetto agonistico in quanto è una squadra che non molla mai e che personifica in maniera ottimale quello che è lo spirito degli spezzini che sono tifosi che vogliono vedere dai loro giocatori grinta, cuore e sudore prima ancora che la tecnica. Un altro aspetto che Thiago Motta è riuscito a inculcare con il tempo è l’organizzazione di gioco perché pur essendo lo Spezia una squadra che non brilla particolarmente sul piano spettacolare, però è una formazione che sa quello che vuole e che alle volte è anche speculativa nelle giocate. Quindi è una squadra che con il tempo è riuscita ad avere anche una buona duttilità tattica perché Thiago Motta a seconda delle partite, visto che gioca molto in funzione dell’avversario, modifica spesso l’assetto tattico. A volte gioca con il 4-2-3-1 altre volte con il 4-3-3 e ha giocato anche con il 3-5-2 nel periodo di novembre-dicembre, sistema di gioco che inaugurò proprio con il Torino all’andata e che gli permise di vincere”.
Il fatto che il Torino avrà delle incognite fino all’ultimo a causa di giocatori che sono infortunati o che sono appena rientrati da infortuni e che non ci sarà Belotti in attacco ha complicato un po’ i piani di Thiago Motta?
“Mah, mi pare che sia una partita che si giocherà anche un po’ sul piano della pre-tattica perché il Torino alla vigilia non ha diramato i convocati così come lo Spezia, quindi alcune assenze del Torino, o presunte tali visto che non si è ancora capito se Lukic sarà a disposizione oppure no, possono un attimo complicare quello che può essere l’atteggiamento. Però, bene o male, sul piano tattico mi pare che il 3-4-2-1 di Juric sia abbastanza consolidato quindi quanto meno nell’atteggiamento che ha il Torino non ci saranno novità per cui credo che Motta abbia preparato in maniera ottimale la partita”.
Quali potranno essere i giocatori chiave dello Spezia oggi pomeriggio?
“Sono diversi. Lo Spezia ha una spina dorsale dalla quale non può prescindere: dal portiere Provedel, che sta facendo un campionato straordinario, poi senza ombra di dubbio direi Erlic, che è un pilastro difensivo e non a caso quando lui è mancato nella parte centrale del campionato lo Spezia ne ha risentito, sta giocando molto bene anche Nikolaou e un giocatore che ha dato un equilibrio importantissimo a livello tecnico-tattico è Kiwior. Lo Spezia ha dovuto sopperire alla mancanza di un regista poiché Sena purtroppo non è mai potuto scendere in campo per problemi di natura fisica e anche Bourabia ha avuto delle problematiche quindi Motta si è inventato Kiwior, che è un difensore, al centro della mediana che sta giocando molto bene. Altri giocatori importanti che, secondo me, sono imprescindibili sono Gyasi, che tra l’altro è cresciuto nel settore giovanile del Torino, e poi i due spezzini Maggiore e Bastoni”.
Per il modo che hanno di giocare quali calciatori dello Spezia potrebbero dare maggiore “fastidio” al Torino?
“Credo che più che un giocatore sia il complesso che può mettere in difficoltà il Torino perché, ripeto, lo Spezia non ha individualità o il Belotti della situazione che spicca sugli altri. Poi ci sono dei giocatori che per il loro dinamismo, per il loro modo di interpretare le partite magari possono un pochino spostare gli equilibri e sto pensando a Verde e a Agudelo che se entrano a partita in corso spesso risultano decisivi”.
E invece del Torino quali sono i giocatori che potrebbero “infastidire” lo Spezia?
“Il Torino è una squadra che ha dei valori sul piano tecnico importanti. Giocatori come Bremer, Pjaca e Sanabria indiscutibilmente in Serie A hanno un tasso tecnico importante. Del Torino è da temere soprattutto l’aggressività perché un po’ tutte le squadre di Juric fanno perno su quest’aspetto. Il Torino è sicuramente una formazione che può dare fastidio con Bremer, Brekalo e Pellegri”.
Qual è un possibile pronostico per Torino-Spezia?
“Auspico fortemente la divisione della posta che per lo Spezia sarebbe veramente oro colato e consentirebbe di arrivare a 34 punti che sarebbero veramente una manna dal cielo e avvicinerebbero alla salvezza. Tra l’altro, particolare curioso, per me che sono un amante dei corsi e ricorsi storici, e che mi fa ben sperare nel pareggio è che proprio nella 34esima giornata dello scorso torneo lo Spezia affrontò Juric, allora alla guida del Verona, e la partita terminò 1 a 1 al Bentegodi, quindi chissà che non si ripeta oggi”.