ESCLUSIVA TG – Sabato: “Il Toro sarà un banco di prova per l’Inter”

10.10.2013 08:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG – Sabato: “Il Toro sarà un banco di prova per l’Inter”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Antonio Sabato è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Sabato è cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Inter e ha giocato in prima squadra nella stagione 1976-77 e dall’82 all’85 poi ha indossato la maglia granata dal 1985 all’89, attualmente è opinionista per la trasmissione “Diretta Stadio” in onda sull’emittente 7 Gold. Con lui abbiamo parlato delle sue ex squadre che si affronteranno dopo la sosta per le gare della Nazionale.

 

Facendo il punto su Torino e Inter, prossime avversarie dopo la sosta per gli impegni della Nazionale, che cosa si può dire?

“Il Torino è stato penalizzato da decisioni arbitrali molto discutibili che mi hanno lasciato senza parole, sembra persino preso di mira, non so se sia un caso o un complotto, ma stanno capitando tutte al Toro ed è una cosa assurda. Per il resto ha iniziato bene la stagione, purtroppo però ha parecchi infortunati soprattutto in difesa e l’unica parziale consolazione è che l’Inter ha molti giocatori impegnati con le rispettive nazionali che rientreranno, soprattutto i sudamericani, il giovedì o anche il venerdì prima della partita e avranno pochissimi giorni per preparare la gara con il Torino, da questo punto di vista sarà un po’ falsato il match. I granata li avevo visti giocare con il Milan e avevano fatto molto bene, poi è andata come tutti sanno, però anche senza Bianchi la squadra ha un suo perché, grazie al fatto che Cerci si sta affermando a notevoli livelli, e gioca molto meglio rispetto allo scorso campionato. I nerazzurri, purtroppo, sono un cantiere perché hanno ancora dei piccoli problemi e in organico mancano, forse, un esterno sinistro, un centrocampista centrale di qualità e ci vorrebbe anche un difensore più rapido, c’è ne sono di notevole stazza, ma sono un po’ lenti. L’Inter si sta ricostruendo e piano piano con Mazzarri i risultati arriveranno”.

 

Il passaggio di proprietà dell’Inter che ha assunto tempi ciclopici può influire sul rendimento della squadra?

“Di solito chi lavora sul campo pensa soltanto ad allenarsi e a fare bene in partita, però è chiaro che molti giocatori sono affezionati a Moratti e se non dovessero avere più contatti con lui un pochino ne sarebbero condizionati. Si dice sempre che allenatore e calciatori devono occuparsi solo delle questioni di campo, ma se per tanti anni la società è stata guidata da una persona dispiace molto se alla fine il presidente va via, quindi inconsciamente un piccolo condizionamento ci può stare”.

 

Prima diceva che il Torino con il Milan ha giocato bene, con la Juventus è stato attento nella fase difensiva, ma non è riuscito mai a tirare in porta, l’Inter, quindi, sarà un banco di prova per i granata?

“Sì, avevo visto il Toro nel derby ed effettivamente in quella partita ha dimostrato di avere paura e in fase offensiva ha fatto poco. Di solito i derby sono partite nelle quali si affronta l’avversario con grande determinazione, il tifoso vuole vedere la propria squadra provare a vincere e fare di tutto per riuscirci, se poi il risultato è negativo e però si è dato il massimo allora anche il pubblico amico accetta la sconfitta, ma se si è rinunciatari e alla fine si finisce per perdere è logico che il tifoso sia più che scontento. I derby sono fatti per giocarseli e alla fine non è importante l’eventuale punto acciuffato, bisogna andare in campo per giocare come si deve e creare delle emozioni, ma con la Juventus emozioni per i tifosi del Toro non ce ne sono state ed è stato questo l’aspetto più brutto di quella partita. Anche quando giocavo io in granata si vinceva o si perdeva, ma ce la giocavamo sempre e creavamo emozioni per i tifosi, invece nell’ultimo derby non dico che ci sia stata una resa incondizionata, però sicuramente c’è stata una piccola rinuncia. Con squadre di livello si deve andare in campo con una mentalità diversa, più determinata”.

 

L’Inter è una squadra ambiziosa che vuole dire la sua in questo campionato e il Torino vuole fare meglio della scorsa stagione togliendosi qualche soddisfazione, come potrà essere questa partita?

“Più che altro la partita sarà un esame per l’Inter perché deve far scordare la pesante sconfitta interna con la Roma e bisognerà vedere come reagirà la squadra, va bene essere un cantiere, ma non si può in una partita buttare via tutti i miglioramenti che si erano fatti in precedenza. Quindi con il Torino sarà un po’ una prova del nove e se l’Inter riuscirà a ottenere un risultato positivo vuole dire che ha superato la crisi, altrimenti vuole dire che deve ricominciare da capo un’altra volta. Il Torino sta giocando bene e se dovrà giocare con tante assenze in difesa può starci anche non riuscire a vincere e nessuno dovrà dire nulla, se mancano i titolari e anche le riserve non si possono fare i miracoli. L’importante, però, è che il Toro se la giochi come ha fatto con il Milan”.

 

Da ex, che risultato spera?

“Un bel pareggio tre a tre, così i tifosi si divertono e assistono ad un bello spettacolo e spero che non ci siano errori arbitrali, che ci possono stare sia a favore sia contro, però non contro il Toro visto cosa è accaduto nell’ultimo periodo. Di torti i granata ne hanno subiti più dei nerazzurri che anche con la Roma qualche cosa da recriminare ce l’hanno, però il Toro è da quattro-cinque domeniche consecutive che ne subisce”.