ESCLUSIVA TG – G. Galli: “Torino-Fiorentina? Un menu da intenditori”
Giovanni Galli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Galli è un ex portiere che ha indossato la maglia della Fiorentina dal 1977 all’86, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili, e poi quella del Torino nella stagione 1993-‘94. Attualmente è consigliere comunale a Firenze e capogruppo della Lista Galli - Cittadini per Firenze e opinionista per le trasmissioni calcistiche di Mediaset Premium. Con lui abbiamo parlato della prossima partita fra le sue ex squadre.
Domenica all’ora di pranzo si affronteranno Torino e Fiorentina, che partita sarà?
“Prendendo proprio spunto dall’orario credo che la tavola sarà ben apparecchiata perché si affronteranno due squadre che giocano molto bene al calcio e ne hanno un’idea ben precisa e hanno una loro fisionomia e un’identità, cosa non così semplice da trovare nel nostro campionato. Penso che Ventura sia un allenatore molto bravo e che al di là di tutto sta andando anche contro quelle che sono le tante dicerie che ci sono nel calcio ovvero che lui sia un allenatore che dopo il secondo anno non può più stare sulla stessa panchina e invece con il Torino sta dimostrando di riuscire molto bene, infatti sta ottenendo risultati importanti. Per quel che riguarda la Fiorentina, Montella, nonostante tanti infortuni di giocatori di primo piano, è riuscito comunque a far rimanere la squadra nelle posizioni di alta classifica. Domenica non ci saranno né Gomez né Rossi per cui sarà una Fiorentina spuntata dei due grandi attaccanti acquistati quest’estate, e questo sarà un handicap anche se il gioco della squadra viola può sopperire, però senza il giocatore che finora ha segnato quattordici gol ed è l’attuale capocannoniere della serie A (Rossi, ndr) e l’altro che si chiama Gomez non è facile, soprattutto sostituirli”.
Però anche il Torino qualche acciaccato fra i giocatori di punta ce l’ha.
“E’ vero e sembra quasi un controsenso che dopo le vacanze di Natale, che sono concesse per fare in modo che i giocatori recuperino le energie sia nervose sia fisiche, invece ci si ritrova alla seconda partita con tanti giocatori infortunati. Cerci dopo la partita con il Parma ha lamentato una lombalgia, ma il mal di schiena non dovrebbe essere un problema in vista della partita di domenica, semmai lo sono gli infortuni muscolari di Immobile e Farnerud, ai quali bisognerà prestare maggiore attenzione e sicuramente questo verrà fatto. Certo sarà un problema se il Torino non potrà disporre di due giocatori importanti, soprattutto di Immobile che ha già realizzato nove gol. Il ragazzo quest’anno si è ritrovato ed è tornato quello di Pescara, dopo la stagione con il Genoa che è stata una cartina al tornasole al contrario nel senso che sembrava che fosse un giocatore che aveva avuto un exploit nel Pescara e invece con il Torino sta dimostrando di essere un attaccante decisamente interessante. Mentre Farnerud è un signor centrocampista e di conseguenza se dovessero mancare questi due giocatori sarebbe, come dicevo, un problema, ma in parte si potrebbe sopperire con Barreto che è tornato a giocare dopo un periodo in cui è stato in panchina e lui è un calciatore che con il gioco di Ventura si esalta e sfodera tutte le sue qualità, anche se Immobile finora ha segnato nove gol e Barreto nessuno”.
Secondo lei quanto Torino e Fiorentina dovranno agire sul mercato?
“La Fiorentina corre su tre fronti (campionato, Europa League e Coppa Italia, ndr) e infatti in questi giorni Montella ha chiesto qualche rinforzo, perché se si vuole affrontare da protagonista tre manifestazioni bisogna avere giocatori affidabili. Adesso i viola hanno un periodo impegnativo: in Europa League se batteranno l’Esbjerg e se la Juventus eliminerà il Trabzonspor le due italiane si affronteranno negli ottavi; in Coppa Italia ieri sera hanno eliminato il Chievo e quindi accedono ai quarti dove troveranno la vincente fra Catania e Siena; in campionato sono a ridosso del terzo posto e domenica hanno il Torino e poi tutto il girone di ritorno. Per cui è necessario per la Fiorentina intervenire sul mercato. Per il Torino bisogna capire esattamente quali erano i progetti per la stagione, andare a stravolgerli cammin facendo si rischia di fare dei danni. Se questo doveva essere un campionato di transizione per assestarsi e poi eventualmente effettuare degli investimenti nei prossimi anni il Torino sta centrando appieno l’obiettivo e ieri ha preso Tachtsidis che è un giovane di prospettiva. Certo che se viene l’acquolina in bocca perché si ha l’obiettivo dell’Europa League a portata di mano si devono fare degli investimenti subito, però se poi non si centra l’obiettivo diventa un problema. Domenica, come dicevo, si affronteranno due squadre che giocano un bel calcio per cui accontentiamoci di vedere giocare bene a calcio, cosa non facile da ammirare nel nostro campionato”.
Quindi risultato aperto?
“Sì sì, decisamente”.
Sulla carta la Fiorentina potrebbe però essere favorita.
“Certo potrebbe, però sarà senza i due attaccanti più importanti, Gomez e Pepito Rossi, e non è cosa da poco, ricordiamocelo. Il Torino sa giocare molto bene a calcio ed è una squadra molto veloce nelle ripartenze quindi potrebbe creare delle difficoltà alla difesa della Fiorentina”.
Saranno gli episodi a decidere la partita?
“No no, il gioco. Nel nostro campionato siamo abituati a dire che sono gli episodi che risolvono le partite perché gli allenatori non vogliono analizzare seriamente le gare e non vogliono muovere critiche alle squadre. A me viene da ridere quando si dice che la partita è stata risolta da un episodio, a parte il minuto dell’episodio le gare durano almeno altri ottantanove minuti utili per risolvere le situazioni e se non li si è utilizzati ci sono poche scuse da accampare. Persino se si subisce gol al novantesimo non regge perché prima c’era tutto il tempo per creare occasioni da gol e per segnare e se non si è riusciti è giusto che venga premiato chi ci ha creduto fino all’ultimo secondo. Torino e Fiorentina hanno punti conquistati grazie al bel gioco espresso quindi non parliamo di episodi”.
Da intenditore di bel gioco: chi fra Torino e Fiorentina gioca meglio?
“Le due squadre giocano in modo diverso: la Fiorentina predilige il palleggio, mentre il Torino usa la velocità, non si possono fare paragoni. Comunque qualunque sia il tipo di calcio l’importante è che sia propositivo e quello di Torino e Fiorentina lo è, le altre pensano a chiudersi in difesa e a ripartire in contropiede e questo non è calcio propositivo”.