ESCLUSIVA TG – Camolese: “Il Toro è forte e compatto, può farsi rispettare”
Giancarlo Camolese è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Camolese è un ex giocatore e attualmente allenatore, lo scorso campionato per un periodo ha allenato la Pro Vercelli. Con lui, che è stato l’ultimo mister che ha portato il Torino a giocare in Europa nel 2002, abbiamo parlato della squadra granata e di come si appresta ad affrontare la nuova stagione.
Nel reparto difensivo le gerarchie sembrano già abbastanza delineate con Padelli, Darmian, Glik, Rodriguez, Moretti e D’Amborsio, quest’ultimo almeno fino a quando Masiello non avrà recuperato dall’infortunio, titolari e Gomis, Di Cesare, Bovo, Maksimovic e Chiosa come alternative. Questa difesa può dare delle garanzie?
“In questo periodo l’obiettivo di ogni allenatore è far giocare tutti in modo da conoscerli bene, di conseguenza è presto per delineare un’eventuale formazione titolare. In ritiro il principale problema di un allenatore è che tutti i giocatori si preparino molto bene e che nessuno si faccia male alternando i carichi di lavoro. Io andrei cauto nel dire su chi sarà titolare e chi invece riserva. Ventura vuole sicuramente testare tutti, alcuni giocatori già li conosce altri meno e le amichevoli servono soprattutto per vederli giocare insieme”.
Con il Savona, ad esempio, Moretti nel primo tempo è stato il centrale di sinistra e nella ripresa è stato spostato a fare il terzino sinistro poiché ha le caratteristiche per essere collocato in questi due ruoli.
“All’interno del gruppo dei difensori c’è qualcuno che per caratteristiche potrà ricoprire più ruoli e le amichevoli estive servono anche per provare il giocatore in situazioni differenti. Sicuramente Moretti potrà fare l’interno dei tre, ma anche l’esterno così come Bovo che è un altro giocatore duttile”.
Il difensore che il pubblico conosce meno, per ragioni d’età e per provenienza dall’estero, è Maksimovic, lei che ha visto la partita con il Savona che impressione ne ha ricavata?
“Mah, Maksimovic ha disputato solo un tempo e questo rende difficile dare un giudizio, però il ragazzo è già stato convocato in Nazionale e quindi ha sicuramente dei valori. E’ molto giovane e si dovrà adattare a un altro tipo di calcio qui in Italia, ma questo è una cosa che rientra fra quelle che vengono considerate normali. Credo che sia nel posto e nell’ambiente giusto per crescere ancora professionalmente”.
Passando ad analizzare il centrocampo e ricordando che fanno parte della rosa Gazzi, squalificato, e Brighi, infortunato, Vives o Basha, Farnerud o Bellomo ed El Kaddouri sono la cerniera del gioco. Il reparto è equilibrato e funzionale?
“Anche per quel che riguarda il centrocampo vale il discorso fatto per la difesa ed è presto per dire se l’utilizzo dell’uno o dell’altro cambi gli equilibri del gioco. Ventura deve prima di tutto conoscere a fondo le caratteristiche di ogni giocatore e poi deciderà secondo il sistema di gioco che adotterà quale calciatore è meglio utilizzare, perché può darsi che qualcuno sia più adatto di qualcun altro. Il Torino anche a centrocampo ha preso dei giovani molto interessanti come El Kaddouri e Bellomo e penso che ci sia la voglia di vederli all’opera e di capire quanto possono dare a questa squadra. Gli esperimenti termineranno quando inizieranno le partite ufficiali”.
In attacco le coppie sembrano essere Cerci-Immobile e Meggiorini-Larrondo, senza scordare che c’è anche Barreto che sta scontando la squalifica. I tifosi si sono già scaldati per i gol di Immobile e Larrondo, ma sono exploit estivi o il reparto offensivo granata è di tutto rispetto e può competere anche in campionato?
“Al momento il parco attaccanti del Toro è composto da giocatori giovani che si trovano nella piazza della loro possibile consacrazione. Immobile e Larrondo hanno l’età giusta per disputare un campionato importante, il riuscirci è chiaro che dipenderà molto anche dal resto della squadra. Su Immobile e Larrondo tutti contano e tanto, mentre per gli altri che c’erano già si conoscono bene e toccherà a Ventura trovare la coppia giusta e decidere quando saranno pronti per fare bene. Dal punto di vista fisico il Toro è molto forte e compatto e dovrebbe farsi rispettare in tutti i settori del campo”.
Cerci nel 5-3-2 può fare la punta di ruolo?
“Non c’è allenatore migliore di Ventura per stabilire in quale modo collocare Cerci, l’ha avuto, l’ha rivoluto e sa perfettamente quali sono le sue caratteristiche, quindi ha il giusto termometro della situazione e lo saprà utilizzare nella maniera giusta. Adesso un po’ tutti gli allenatori cercano la duttilità nei giocatori perché per vincere le partite non c’è un solo modo e un calciatore come Cerci permette di sfruttarlo sulla fascia e anche in mezzo al campo da punta, entrambe sono soluzioni importanti che di volta in volta Ventura potrà scegliere”.
La domanda è quasi d’obbligo, anche se non è ancora iniziato il campionato: il Torino dove può piazzarsi in classifica?
“E’ una domanda alla quale adesso è impossibile rispondere, anche se in questo periodo tutti fanno dei pronostici. Gli addetti ai lavori sanno che prima dell’inizio delle partite ufficiali sia le vittorie altisonanti sia le sconfitte lasciano il tempo che trovano perché gli obiettivi sono diversi, poi è chiaro che i tifosi sognano ed è giusto che sia così. In questa fase della stagione bisogna stare con i piedi ben per terra ed è importante che i giocatori si preparino bene, le partite che contano sono altre non certo queste amichevoli. In campionato non ci sarà nulla di facile poiché il livello è alto e tutte le partite nascondono delle insidie”.
Scommetti su Mybet