ESCLUSIVA TG – Agroppi: “Cerci è un’arma letale per gli avversari”
Aldo Agroppi è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Agroppi è stato centrocampista del Torino dal 1967 al 1975 e in precedenza nelle giovanili e ha allenato la Fiorentina nella stagione 1985-‘86 e in quella ‘92-‘93, attualmente è opinionista televisivo e radiofonico. Con lui abbiamo parlato della partita di domani fra le sue ex squadre.
I mister-chef, vista l’ora della partita, Ventura e Montella prepareranno un pranzo succulento oppure c’è il rischio che per una delle due tifoserie risulti indigesto?
“Conviene mangiare prima per non avere disturbi (ride, ndr). Sono due squadre alle quali sono legato, certamente molto di più al Toro dove ho giocato per undici anni, mentre alla Fiorentina ci sono stato per un anno e mezzo, quindi il Torino è la mamma e in quanto tale non si cambia. Spero che il Toro possa ottenere un risultato positivo, sta andando bene, anche se forse lunedì scorso ha perso l’occasione di conquistare punti a Parma, sarebbe stato importante non perdere e ci sono stati episodi, che non conosco nei dettagli (sostituzione di Cerci e Immobile e relative polemiche, ndr) e che possono in qualche maniera aver un pochino messo a soqquadro la squadra. Guardando oltre, al Torino sono tutti bravi e giocando in casa i granata hanno la possibilità di fare risultato poiché sono una squadra molto più forte di quella dell’anno scorso e degli anni passati, vediamo cosa riusciranno a fare. Nella Fiorentina mancano giocatori di calibro come Rossi e Gomez e quindi per il Torino è importante almeno non perdere”.
Anche al Torino mancano giocatori importanti come Immobile e El Kaddouri, oltre che per scelta societaria D’Ambrosio e in più Vives deve scontare un turno di squalifica.
“Gli infortuni, le squalifiche e anche certe scelte poco, niente o più condivisibili, ci stanno nell’arco di un’annata, non c’è squadra al mondo che vince il campionato che abbia sempre tutti i giocatori sani e che finisca la stagione con tutti in ottima forma, gli impegni sono tanti e si gioca un calcio aggressivo a ritmi molto elevati e quindi ci sta e bisogna accettarlo. Chi entrerà al posto di Immobile, El Kaddouri e D’Ambrosio e di Rossi e Gomez dovrà dare il massimo. Il Torino ha Meggiorini e Barreto che in qualche maniera possono sopperire all’assenza di Immobile, la Fiorentina sotto questo profilo è messa peggio perché non ha in organico né un centravanti alla Gomez né un trequartista alla Rossi, per cui il Torino dovrebbe essere avvantaggiato e non bisogna piangere le assenze, perché come dicevo capitano a tutte le squadre del mondo”.
La Fiorentina punta sul giro palla e sulle elevate qualità dei singoli e del collettivo nel creare il gioco, mentre il Torino si affida di più alle ripartenze in velocità e all’estro di Cerci. Per il pubblico ci sarà lo spettacolo?
“Certo che si vedrà un bello spettacolo perché la Fiorentina ha ottimi giocatori molto tecnici quali Ambrosini, Aquilani, Pizarro, Borja Valero e Cuadrado e il Torino giocando in casa deve puntare sul contropiede e dovrebbe farlo sempre poiché dispone di Cerci che è un’arma letale per gli avversari”.
Pensa che il Torino potrà far scordare la sconfitta con il Parma oppure la Fiorentina è troppo forte, nonostante le assenze, per essere messa in difficoltà?
“Eh … chi lo sa, come si dice tutto s’immagina e niente si sa. Possiamo fare solo delle considerazioni perché certezze non ne abbiamo. Il Torino gioca in casa e il fattore campo deve essere fatto valere anche se gli manca un giocatore importante come Immobile, ma l’organico è di tutto rispetto e, come dicevo, sotto l’aspetto degli infortuni vedo messa peggio la Fiorentina”.
Cosa pensa del neo granata Tachtsidis?
“Non posso dire niente perché non mi è mai capitato di vederlo giocare”.