Anselmi (I Picciotti del Toro): “Delle ultime partite salvo solo il 2° tempo col Lecce. Juric pensi solo ad allenare. Vorremmo un presidente che abbia più a cuore il Toro”

18.02.2024 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Peppe Anselmi
Peppe Anselmi

Peppe Anselmi, presidente del club I Picciotti del Toro, è stato intervistato da TorinoGranata.it. Con lui abbiamo parlato della vittoria della squadra granata con il Lecce e delle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dall’allenatore Ivan Juric e dal presidente Urbano Cairo.

Dopo i pareggi con Salernitana e Sassuolo non soddisfacenti, né per gioco né per risultato, il Torino è tornato a vincere nella gara con il Lecce, è soddisfatto?
“Devo essere sincero, il Toro mi è piaciuto solo nel secondo tempo perché dopo aver visto il primo tempo con il Lecce e le precedenti gare con Salernitana e Sassuolo ero deluso e per dirla tutta mi veniva sonnolenza e non avevo neppure tanta voglia di vedere partite così. Era dalla vittoria per tre a zero con il Napoli che il Toro mi deludeva perché vedevo gioco scialbo e con un centrocampo inesistente. Purtroppo per ora non abbiamo Buongiorno, ma per fortuna sulla fascia destra c’è Bellanova che sta dando sicurezze, questo ragazzo è veramente qualche cosa di eccezionale. Peccato per l’infortunio di Buongiorno spero che rientri presto e che possa essere convocato dal commissario tecnico della Nazionale Spalletti per le amichevoli, in vista dell’Europeo di giugno, con Venezuela ed Ecuador (si disputeranno il 21 e il 24 marzo, ndr), ma sul piano del gioco sono veramente molto deluso dal Torino”.

Almeno sarà contento per la vittoria.
“Sì, ma ripeto che sono contento solo del secondo tempo perché il primo era il copia-incolla delle ultime due partite: gioco scialbo. Magari forse Juric nell’intervallo avrà strigliato per bene i giocatori e quindi poi in campo è uscito fuori il carattere da vero Toro”.

Lei crede che il Torino possa arrivare a giocare le coppe europee?
“Con questo gioco che si è visto ultimamente no, non ci credo assolutamente. Giovedì reputeremo la partita con la Lazio e non penso, anche se ci spero, che riusciremo a fare risultato con loro, è difficile. Abbiamo un filotto di scontri diretti dopo la Lazio, la Roma, la Fiorentina e il Napoli e dovremmo vincere questi scontri diretti per provare ad andare in Europa, ma se non siamo stati capaci neppure di battere la Salernitana ultima in classifica non penso che faremo risultato con queste altre, comunque staremo a vedere. Come si dice, la palla è tonda per cui tutto può essere in campo”.

Prima della partita con il Lecce c’erano state delle dichiarazioni di Juric e poi dopo ancora altre dell’allenatore e del presidente Cairo, che cosa ne pensa?
“Appena finiscono le partite preferisco non sentire i commenti di nessuno, ma ovviamente  so perfettamente cosa hanno detto e non mi sono piaciute per niente le dichiarazioni né di Juric né di Cairo. L’allenatore non può giudicare i tifosi, la tifoseria ha voglia del Toro dei primi anni ’90, degli anni 80’ e ’70, quando abbiamo vinto l’ultimo scudetto. Abbiamo voglia di questo e non abbiamo bisogno delle sue lezioni di “granatismo”, lui è arrivato da poco e non sa che cosa significa essere granata. E poi le ultime parole dette dal presidente non mi sono piaciute per niente. Tutto è legato al discorso se il Toro va in Europa e allora Juric rimane, ma se non ci va l’allenatore ha detto che va via: è un discorso che non ha né capo né coda. E Cairo con quello che ha detto ha completato, ma non commento perché, per me, ha detto cose insensate (si è alterato quando gli hanno detto che Juric aveva dichiarato che sarebbe rimasto solo a condizione che il Torino non continuasse a vivacchiare, ndr)”.

Questo Torino, intendendo un po’ tutto, le lascia l’amaro in bocca?
“Sì, sì. Vorrei vedere un Toro con il sangue agli occhi, come accadeva nei derby di una volta. Per carità, le partite si possono perdere, ma non c’è il Toro di una volta che lottava in campo e magari si finiva pure a giocare in nove  e anche nei derby o negli scontri diretti con le grandi squadre si vedeva il Toro, ma adesso non c’è più. Vedo le partite perché amo il Toro, questo è sottinteso, ma non è più quello di una volta. Non so se riusciremo ad andare avanti e poi con questo presidente non so se si può ancora parlare di Toro”.

Voi Picciotti seguite il Toro da distante, da più di 1000 chilometri, che cosa da tifosi vi servirebbe per rianimare la fiammella, che dalle sue parole sembra che languisca?
“Servirebbe un altro presidente che avesse più a cuore il Toro, con questo presidente non penso che si riuscirà ad arrivare in Europa (nel accadde perché Parma e Milan non vi furono ammesse, ndr) o addirittura fare il salto di qualità perché lui è più interessato ad arrivare decimo e non più di tanto poiché appena sa che dovrebbe spendere soldi per l’Europa già gli viene il malanno. Vorremmo un presidente e una dirigenza diversa da quella che abbiamo attualmente e che abbia più a cuore il Toro”.

E per quel che riguarda l’allenatore e i giocatori?
“Il mister se continua a fare l’allenatore, e fa meno discussioni con la dirigenza e in particolare il presidente e con i tifosi, e fa vedere un buon gioco come quello del secondo tempo con il Lecce o contro il Napoli allora si potrebbe andare avanti con lui, ma se ha intenzione di fare sempre polemiche, anche con la tifoseria dicendo che vuole più tifosi allo stadio, non penso che possa restare una persona del genere.
Per quel che riguarda i giocatori, sono contento di Bellanova che è un ottimo calciatore e anche Zapata, per me è un grande attaccante, ma ci vuole più fluidità far il centrocampo e l’attacco nel senso che gli attaccanti devono essere serviti di più. Per quanto riguarda la difesa i nuovi arrivati a gennaio, Lovato e Masina, che stanno sostituendo Buongiorno e Rodriguez sono ottimi giocatori che hanno esperienza e hanno fatto vedere anche col Lecce chi sono e infatti, per ora, a parte con il Sassuolo, dove Milinkovic-Savic ha fatto una fesseria, nelle ultime tre partite abbiamo subito un solo gol. da tempo siamo la terza miglior difesa della Serie A quindi sotto questo aspetto ci siamo, ma è l’attacco che dovrebbe fare più gol. Noi tifosi vorremmo vedere nel nostro Toro undici giocatori come Buongiorno, Bellanova e Zapata”.