Violenta contestazione a Cairo
La conferenza stampa della presentazione di Petrachi, presenti Cairo e Foschi, è stata interrotta violentemente dall'incursione di una cinquantina di ultrà che non solo hanno contestato verbalmente Cairo e Ienca, ma hanno anche buttato fumogeni e petardi fuori dalla sala stampa, scaraventato giù un vetro e di fatto tenendo in "ostaggio" per alcuni minuti i giornalisti, il presidente, il direttore sportivo e la new entry Petrachi.
La contestazione non era nell'aria in quanto non erano presenti forze dell'ordine e alla porta c'erano appena tre steward. Ricordiamo che oggi l'allenamento, come di consueto, era a porte aperte. Un tecnico della Rai ha chiamato immediatamente i soccorsi presso le forze dell'ordine, quando poi è intervenuta una dirigente della Digos a tranquillizzare i facinorosi. Cairo, Foschi e Petrachi sono riusciti a raggiungere gli spogliatoi, a questo punto gli ultrà si sono calmati e i giornalisti presenti, compresa la sottoscritta, hanno potuto guadagnare l'uscita. In precedenza si era sentita la detonazione di una bomba carta scoppiata molto probabilmente sul campo d'allenamento.
In pratica i tifosi, tutti giovani, hanno chiesto a Cairo di andarsene, che non s'è visto ancora nessun progetto e che il vaso è colmo. Cairo è rimasto senza parole durante la fase calda di quest'altra brutta pagina di cronaca e non è riuscito nemmeno a commentare l'episodio a caldo. Nemmeno ai tempi di Cimminelli si era mai vista una situazione così delicata. Un agguato in piena regola, inatteso, perchè il Natale non ha affatto tranquillizzato la piazza, ma l'ha inferocita maggiormente, a seguito dei pessimi risultati della squadra. Ci sono state giornate in cui c'era più polizia di giornalisti e tifosi, oggi invece non c'era nessuno a controllare ed è successo quanto raccontato.